Questo lavoro aspira a fornire un apporto ricognitivo e critico allo studio delle principali teorie argomentative contemporanee, cercando di individuare un criterio di ordine. La crisi del presupposto scientista e del modello logico del positivismo giuridico ha favorito l’elaborazione di nuovi strumenti di indagine dell’argomentazione: di quella pratica in genere e di quella giuridica in particolare. Dopo una rapida rassegna della evoluzione delle proposte teoriche gemmate dalla «svolta argomentativa» negli anni Cinquanta, si intende focalizzare l’attenzione sugli studi contemporanei dell’argomentazione e del ragionamento giuridico più rappresentativi: la problematologia di Michel Meyer, la teoria linguistico-interazionale di Christian Plantin, la pragma-dialettica di Frans Van Eemeren e la neo-dialettica di Douglas Walton. La tesi che si argomenta è che sussistano i presupposti per una riduzione ad ordine del variegato quadro degli studi di argomentazione: la via è quella del recupero del concetto fondamentale della retorica di matrice aristotelica, ripensato alla luce degli studi di retorica forense di Francesco Cavalla e di alcuni suoi allievi. Ciascuna sezione è dedicata alla precisazione teorica della tesi argomentativa e alle conseguenze sul piano della scienza del diritto. L’analisi è completata in ogni sezione dall’indagine sulle possibili applicazioni della tesi nel campo del processo penale e dell’esercizio della professione forense.
Teorie dell'argomentazione e processopenale: un'analisi comparata delle principali teorie argomentative contemporanee con profili applicativi al processo penale / Tomasi, Serena. - (2012), pp. 1-252.
Teorie dell'argomentazione e processopenale: un'analisi comparata delle principali teorie argomentative contemporanee con profili applicativi al processo penale
Tomasi, Serena
2012-01-01
Abstract
Questo lavoro aspira a fornire un apporto ricognitivo e critico allo studio delle principali teorie argomentative contemporanee, cercando di individuare un criterio di ordine. La crisi del presupposto scientista e del modello logico del positivismo giuridico ha favorito l’elaborazione di nuovi strumenti di indagine dell’argomentazione: di quella pratica in genere e di quella giuridica in particolare. Dopo una rapida rassegna della evoluzione delle proposte teoriche gemmate dalla «svolta argomentativa» negli anni Cinquanta, si intende focalizzare l’attenzione sugli studi contemporanei dell’argomentazione e del ragionamento giuridico più rappresentativi: la problematologia di Michel Meyer, la teoria linguistico-interazionale di Christian Plantin, la pragma-dialettica di Frans Van Eemeren e la neo-dialettica di Douglas Walton. La tesi che si argomenta è che sussistano i presupposti per una riduzione ad ordine del variegato quadro degli studi di argomentazione: la via è quella del recupero del concetto fondamentale della retorica di matrice aristotelica, ripensato alla luce degli studi di retorica forense di Francesco Cavalla e di alcuni suoi allievi. Ciascuna sezione è dedicata alla precisazione teorica della tesi argomentativa e alle conseguenze sul piano della scienza del diritto. L’analisi è completata in ogni sezione dall’indagine sulle possibili applicazioni della tesi nel campo del processo penale e dell’esercizio della professione forense.File | Dimensione | Formato | |
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