La dissertazione si apre con la ricerca della definizione degli strumenti e dei metodi necessari per effettuare l’operazione di comprensione e ri-significazione attualizzante della pedagogia rosminiana. Il primo capitolo ha quindi per oggetto proprio quest’indagine strumentale: partendo da un’analisi storica delle diverse linee di filosofia dell’educazione, s'inquadra il modello di filosofia dell’educazione attuale che fornisce il metodo della ricerca filosofico-educativa più efficace per l’analisi della teoria pedagogica rosminiana. Una volta portata a termine quest’operazione preliminare, si avvia la disamina dei testi rosminiani. Nel secondo capitolo la tematica educativa viene globalmente inquadrata all'interno dell’indagine antropologica: discostandomi dall’interpretazione spiritualista, propongo una lettura dell’antropologia rosminiana che prende in considerazione l’altro elemento fondamentale dell’uomo, il sentimento fondamentale nella specificità corporea, che spesso è stato dimenticato dagli studiosi rosministi, rinunciando conseguentemente a indagini accurate sulla dimensione sensitiva e istintiva dell’essere umano. Riprendere a esaminare criticamente questa dimensione non solo conduce a una comprensione più globale dell’antropologia rosminiana, ma offre spazi di continuità per l’indagine propriamente pedagogica, oggetto del terzo capitolo. È questo lo spazio privilegiato per l’analisi della pedagogia rosminiana, focalizzata principalmente su "Del principio supremo della Metodica". Vengono messi in luce i nodi e le discrasie in termini di contenuti e di metodi che affiorano nella ricerca sui processi educativi effettuata dal Rosmini, verificando come alcune questioni teoretiche siano alla base della mancata pubblicazione e dell’occultamento del saggio da parte di Rosmini. Infine, a completare la dissertazione, il quarto capitolo indaga nelle pieghe del sistema rosminiano – dalla questione sull’animalità nell’umano ai rapporti tra sviluppo infantile e origine linguistica e coscienziale – mostrando non solo le criticità presenti nella speculazione rosminiana, ma permettendo di tracciare spazi di continuità e insospettabile vicinanza del pensiero di Rosmini rispetto al panorama culturale odierno. In questo modo vengono fornite - sulla base dell’aderenza ai concetti rosminiani - nuove interpretazioni per una filosofia dell’educazione feconda per la contemporaneità.
L'altra pedagogia di Rosmini. Dilemmi, occultamenti, traduzioni / Bonafede, Paolo. - (2019), pp. 1-528.
L'altra pedagogia di Rosmini. Dilemmi, occultamenti, traduzioni.
Bonafede, Paolo
2019-01-01
Abstract
La dissertazione si apre con la ricerca della definizione degli strumenti e dei metodi necessari per effettuare l’operazione di comprensione e ri-significazione attualizzante della pedagogia rosminiana. Il primo capitolo ha quindi per oggetto proprio quest’indagine strumentale: partendo da un’analisi storica delle diverse linee di filosofia dell’educazione, s'inquadra il modello di filosofia dell’educazione attuale che fornisce il metodo della ricerca filosofico-educativa più efficace per l’analisi della teoria pedagogica rosminiana. Una volta portata a termine quest’operazione preliminare, si avvia la disamina dei testi rosminiani. Nel secondo capitolo la tematica educativa viene globalmente inquadrata all'interno dell’indagine antropologica: discostandomi dall’interpretazione spiritualista, propongo una lettura dell’antropologia rosminiana che prende in considerazione l’altro elemento fondamentale dell’uomo, il sentimento fondamentale nella specificità corporea, che spesso è stato dimenticato dagli studiosi rosministi, rinunciando conseguentemente a indagini accurate sulla dimensione sensitiva e istintiva dell’essere umano. Riprendere a esaminare criticamente questa dimensione non solo conduce a una comprensione più globale dell’antropologia rosminiana, ma offre spazi di continuità per l’indagine propriamente pedagogica, oggetto del terzo capitolo. È questo lo spazio privilegiato per l’analisi della pedagogia rosminiana, focalizzata principalmente su "Del principio supremo della Metodica". Vengono messi in luce i nodi e le discrasie in termini di contenuti e di metodi che affiorano nella ricerca sui processi educativi effettuata dal Rosmini, verificando come alcune questioni teoretiche siano alla base della mancata pubblicazione e dell’occultamento del saggio da parte di Rosmini. Infine, a completare la dissertazione, il quarto capitolo indaga nelle pieghe del sistema rosminiano – dalla questione sull’animalità nell’umano ai rapporti tra sviluppo infantile e origine linguistica e coscienziale – mostrando non solo le criticità presenti nella speculazione rosminiana, ma permettendo di tracciare spazi di continuità e insospettabile vicinanza del pensiero di Rosmini rispetto al panorama culturale odierno. In questo modo vengono fornite - sulla base dell’aderenza ai concetti rosminiani - nuove interpretazioni per una filosofia dell’educazione feconda per la contemporaneità.File | Dimensione | Formato | |
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