La commissione sistematica o su larga scala dei crimini internazionali non sembra lasciare molto spazio a singole ed isolate violazioni. Il diritto penale internazionale costituisce, per sue caratteristiche intrinseche, luogo del molteplice e della pluralità, in cui il concorso di norme e di reati trova la sua più naturale e logica manifestazione. La ricerca ha ad oggetto il concorso apparente di norme nel diritto penale internazionale e, in particolare, le ipotesi di convergenze normative che si instaurano tra il crimine di genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra così come definiti dallo Statuto di Roma e applicati dalla Corte penale internazionale. Rilevata l’assenza, negli Statuti dei tribunali internazionali, di disposizioni dedicate al concorso di norme, e viste le criticità e insufficienze che emergono dalle soluzioni adottate dalla giurisprudenza, lo studio privilegia un approccio di diritto comparato volto a individuare – se esistono – principi e criteri di soluzione da applicarsi alle ipotesi di convergenza che si verificano tra i crimini codificati all’interno dello Statuto di Roma. L’analisi tiene distinte i casi di concorso intra-categoriale, che ricomprendono le convergenze che si verificano all’interno della stessa categoria di crimine, e le ipotesi di concorso inter-categoriale, avente ad oggetto le convergenze che si verificano tra le diverse categorie di crimini. Sullo sfondo la consapevolezza che qualsiasi strada intrapresa verso la razionalizzazione e semplificazione del concorso di norme deve fare i conti con l’impossibilità di eliminare o annientare a priori il fenomeno della convergenza, in quanto esso è inevitabile.
Il concorso apparente di norme nel diritto penale internazionale / Bortoluzzi, Marco. - (2018), pp. 1-307.
Il concorso apparente di norme nel diritto penale internazionale
Bortoluzzi, Marco
2018-01-01
Abstract
La commissione sistematica o su larga scala dei crimini internazionali non sembra lasciare molto spazio a singole ed isolate violazioni. Il diritto penale internazionale costituisce, per sue caratteristiche intrinseche, luogo del molteplice e della pluralità, in cui il concorso di norme e di reati trova la sua più naturale e logica manifestazione. La ricerca ha ad oggetto il concorso apparente di norme nel diritto penale internazionale e, in particolare, le ipotesi di convergenze normative che si instaurano tra il crimine di genocidio, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra così come definiti dallo Statuto di Roma e applicati dalla Corte penale internazionale. Rilevata l’assenza, negli Statuti dei tribunali internazionali, di disposizioni dedicate al concorso di norme, e viste le criticità e insufficienze che emergono dalle soluzioni adottate dalla giurisprudenza, lo studio privilegia un approccio di diritto comparato volto a individuare – se esistono – principi e criteri di soluzione da applicarsi alle ipotesi di convergenza che si verificano tra i crimini codificati all’interno dello Statuto di Roma. L’analisi tiene distinte i casi di concorso intra-categoriale, che ricomprendono le convergenze che si verificano all’interno della stessa categoria di crimine, e le ipotesi di concorso inter-categoriale, avente ad oggetto le convergenze che si verificano tra le diverse categorie di crimini. Sullo sfondo la consapevolezza che qualsiasi strada intrapresa verso la razionalizzazione e semplificazione del concorso di norme deve fare i conti con l’impossibilità di eliminare o annientare a priori il fenomeno della convergenza, in quanto esso è inevitabile.File | Dimensione | Formato | |
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