Counter-Limits beyond Europe: The Calvo Doctrine in Latin-America and its Value from a Comparative Law Perspective

Attraverso un approccio funzionalista, l’articolo analizza le dottrine di ‘disobbedienza costituzionale’ in ambito europeo e la dottrina Calvo. Quest’ultima, originariamente elaborata per impedire interventi intrusivi da parte di potenze straniere, e positivizzata in diverse costituzioni latino-americane, è stata ri-scoperta come strumento contro-egemonico verso le fonti del diritto internazionale dell’economia. Diritto positivo e giurisprudenza mostrano che, se tali dottrine condividono la medesima funzione – difesa dell’identità assiologica degli ordinamenti interni rispetto a fonti esterne influenzati da razionalità utilitaristiche – la loro applicazione ed efficacia restano notevolmente diverse, a causa dei differenti contesti socio-giuridici. L’articolo infine delinea i principali elementi di una dottrina ‘generale’ di disobbedienza costituzionale, che potrebbe costituire un principio immanente ad ogni ordinamento costituzionalizzato.

Adopting a functional approach, the article compares European ‘constitutional disobedience’ doctrines and the Calvo doctrine. This latter, elaborated to counteract interventions of foreign powers and positivized in several Latin-American constitutions, has been re-discovered as a counter-hegemonic instrument against sources of international economic law based on neo-liberal ideology. Positive law and judicial practice show that, while today both the European and Calvo doctrines protect the axiological identity of domestic orders against ‘outer’ legal systems influenced by utilitarian rationalities, their implementation and efficacy largely diverge, due to their different socio-legal contexts. The article finally outlines the elements of a “general” constitutional disobedience doctrine, which could be an immanent principle of constitutional orders