La patologia cardiovascolare rappresenta la principale causa di mortalità e morbidità nel paziente affetto da malattia renale cronica. Malattia cardiovascolare e nefropatia sono intimamente legate ed il termine di sindrome cardio-renale (SCR) è entrato da anni nella pratica clinica quotidiana. Nella presente rassegna viene descritto il quadro clinico cardiovascolare nel paziente affetto da danno renale acuto (indicato con l’acronimo AKI dall’anglosassone “acute kidney injury”) e l’influenza esercitata, sull’outcome renale, dal deficit di funzione cardiaca. La presenza di un quadro di danno renale acuto produce direttamente ovvero indirettamente un corrispettivo quadro cardiologico per il verificarsi di tutto una serie di condizioni che vanno dal sovraccarico di volume e/o di pressione alle alterazioni del pH ematico ed agli squilibri elettrolitici, per non tacere degli eventi più drammatici quali il verificarsi di una sindrome coronarica acuta e delle sue sequele a medio-lungo termine (ipertrofia ventricolare sinistra e fibrosi miocardica, cardiomiopatia dilatativa).
Aki (Acute Kidney Injury) e patologia cardiovascolare: dai dati epidemiologici alle strategie terapeutiche / Di Lullo, Luca; Bellasi, Antonio; Barbera, Vincenzo; Cozzolino, Mario; Russo, Domenico; De Pascalis Francesca Santoboni, Antonio; Villani, Annalisa; De Rosa, Silvia; Colafelice, Marco; Russo, Luigi; Ronco, Claudio. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - 2016, 33:3(2016), pp. 1-20.
Aki (Acute Kidney Injury) e patologia cardiovascolare: dai dati epidemiologici alle strategie terapeutiche
Silvia De Rosa;
2016-01-01
Abstract
La patologia cardiovascolare rappresenta la principale causa di mortalità e morbidità nel paziente affetto da malattia renale cronica. Malattia cardiovascolare e nefropatia sono intimamente legate ed il termine di sindrome cardio-renale (SCR) è entrato da anni nella pratica clinica quotidiana. Nella presente rassegna viene descritto il quadro clinico cardiovascolare nel paziente affetto da danno renale acuto (indicato con l’acronimo AKI dall’anglosassone “acute kidney injury”) e l’influenza esercitata, sull’outcome renale, dal deficit di funzione cardiaca. La presenza di un quadro di danno renale acuto produce direttamente ovvero indirettamente un corrispettivo quadro cardiologico per il verificarsi di tutto una serie di condizioni che vanno dal sovraccarico di volume e/o di pressione alle alterazioni del pH ematico ed agli squilibri elettrolitici, per non tacere degli eventi più drammatici quali il verificarsi di una sindrome coronarica acuta e delle sue sequele a medio-lungo termine (ipertrofia ventricolare sinistra e fibrosi miocardica, cardiomiopatia dilatativa).File | Dimensione | Formato | |
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