Il sistema penale italiano classifica come armi sia gli oggetti la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona (cioè, armi proprie), sia gli oggetti che, pur non essendo stati creati per tale scopo, hanno comunque il potenziale di ferire o uccidere (cioè, armi improprie), con restrizioni sul loro uso e possesso in aree pubbliche. In psicologia mancano tuttavia dati a supporto di tale distinzione. Abbiamo perciò raccolto una serie di giudizi soggettivi su familiarità, concordanza immagine-concetto mentale, complessità visiva, diagnosticità del colore, da un campione di partecipanti adulti, per tre categorie di oggetti (armi proprie, armi improprie, oggetti comuni), tramite un questionario online. I dati dei nostri 160 intervistati rivelano che le tre categorie di oggetti differiscono l’una dall’altra per la familiarità, con le armi proprie come categoria meno familiare e le armi improprie nel mezzo. Le donne mostrano una familiarità minore per le armi improprie rispetto agli uomini, e una concordanza immagine-concetto mentale più bassa per le armi proprie e improprie. Questi risultati suggeriscono che le armi proprie e improprie possono essere trattate come due categorie psicologicamente distinte negli studi cognitivi.
LESS FAMILIAR BUT MORE DANGEROUS. GENDER EFFECTS ON IMPROPER WEAPONS. If an item is offensive in and of itself (referred to here as proper) or if it has been modified for use as a weapon or is carried with the intent to cause harm (referred to here as improper), it is typically classified as a weapon under the law, with restrictions on its use and possession in public areas. However, there is not much support for this distinction in psychology. We conducted an online survey to assess people’s perceptions of three different object categories – proper weapons, improper weapons, and everyday objects – across four dimensions (familiarity, imagery concordance, visual complexity, color diagnosticity). Responses from 160 adult participants show that the three categories of objects differ significantly in terms of familiarity, with proper weapons being the least familiar and improper weapons being in the center. Compared to men, women exhibit less familiarity with improper weapons and less imagery concordance for proper and improper weapons. The findings provide intriguing clues about the psychological reality of improper weapons in comparison to proper weapons, and they may serve as a springboard for further investigation about such distinction.
Meno familiari ma più pericolose. Effetti di genere sulle armi improprie / Frugarello, Paolo; Rusconi, Elena; Job, Remo. - In: GIORNALE ITALIANO DI PSICOLOGIA. - ISSN 0390-5349. - 4:dicembre 2022(2022), pp. 805-816. [10.1421/106508]
Meno familiari ma più pericolose. Effetti di genere sulle armi improprie
Frugarello, Paolo;Rusconi, Elena;Job, Remo
2022-01-01
Abstract
Il sistema penale italiano classifica come armi sia gli oggetti la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona (cioè, armi proprie), sia gli oggetti che, pur non essendo stati creati per tale scopo, hanno comunque il potenziale di ferire o uccidere (cioè, armi improprie), con restrizioni sul loro uso e possesso in aree pubbliche. In psicologia mancano tuttavia dati a supporto di tale distinzione. Abbiamo perciò raccolto una serie di giudizi soggettivi su familiarità, concordanza immagine-concetto mentale, complessità visiva, diagnosticità del colore, da un campione di partecipanti adulti, per tre categorie di oggetti (armi proprie, armi improprie, oggetti comuni), tramite un questionario online. I dati dei nostri 160 intervistati rivelano che le tre categorie di oggetti differiscono l’una dall’altra per la familiarità, con le armi proprie come categoria meno familiare e le armi improprie nel mezzo. Le donne mostrano una familiarità minore per le armi improprie rispetto agli uomini, e una concordanza immagine-concetto mentale più bassa per le armi proprie e improprie. Questi risultati suggeriscono che le armi proprie e improprie possono essere trattate come due categorie psicologicamente distinte negli studi cognitivi.File | Dimensione | Formato | |
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