Il paper si prefigge l’obiettivo di esaminare, sotto diversi profili, le regole di sicurezza e la responsabilità civile nascente dall’esercizio del mountain biking e del downhill, due attività sportive in grande espansione che costituiscono ormai un volano importante nelle strategie di marketing connesse alla fruizione turistica della montagna estiva. L’analisi si focalizza sulla evoluzione del fenomeno sportivo e turistico connessa a questi sport e sulle responsabilità nascenti in capo ai soggetti che in queste attività sono coinvolti nella veste di erogatori di servizi che le rendono possibili e di utenti che le praticano. Lo studio è suddiviso in due parti. La prima muove dal lumeggiare l’evoluzione storica della bicicletta, dai primi modelli sprovvisti di sterzo e pedali fino alle più evolute mountain bike di oggi. L’analisi prosegue soffermandosi sull’avvento della pratica della mountain bike e del downhill in Italia, per poi ricostruire il quadro regolativo che scandisce modalità, condizioni di pratica e regole di sicurezza che circondano queste attività sportive, con riferimento ad una normativa spesso poco omogenea e dispersa a vari livelli nella gerarchia delle fonti (con un modello rilevante rappresentato dalla recente normativa trentina), dove un ruolo importante viene giocato da regole tecniche e sociali delle comunità di pratica di riferimento. La seconda parte del paper analizza la responsabilità civile che interessa tutti i soggetti coinvolti in questa attività in veste di erogatori di servizi e di utenti. Viene esaminata la figura dell’accompagnatore/maestro di mountain bike, non ancora considerata dalla normativa nazionale, ma eterogeneamente disciplinata da alcune norme regionali, mettendo in luce la responsabilità civile gravante su queste figure dall’incerto status professionale in relazione a infortuni di allievi e di terzi danneggiati da questi ultimi nel tempo in cui sono operano sotto la vigilanza dei propri istruttori. Si considera quindi la responsabilità civile del gestore di bike park, l’area appositamente adibita alla pratica del downhill. Il gestore attraverso la stipulazione di un “contratto atipico di fruizione del bike park” si impegna a trasportare da valle a monte il biker, e viene assoggettato a responsabilità che sono legate alle condizioni di sicurezza delle aree dove il biker esegue la propria discesa a valle. Si esamina anche il ruolo dell’assicurazione, prendendo atto che alcune normative locali prevedono in capo al gestore del bike park l’obbligo di dotarsi di una adeguata copertura assicurativa prima di procedere all’apertura dell’impianto al pubblico. Si analizza anche lo scenario conseguente ad ipotesi di collisione tra bikers ed altri fruitori della montagna estiva, sia all’interno che all’esterno del bike park, verificando la posizione assunta dal gestore in relazione a tali evenienze. Non si è infine trascurato di considerare la responsabilità civile nascente da un difetto dell’attrezzatura impiegata dal mountain biker. Le figure analizzate corrispondono al produttore di mountain bike in relazione alla responsabilità extracontrattuale nascente dalla immissione sul mercato di un prodotto difettoso, e al locatore di mountain bike in relazione alla responsabilità contrattuale derivante da inadempimento del contratto per mancata idoneità e/o manutenzione del bene locato.

This paper aims to examine the rules of safety and liability emerging from the practice of mountain biking and downhill. The number of tourists praticing these two sports is greatly increasing in the Italian mountais holiday destinations. This phenomena is progressiveley becoming an important driver in the marketing strategies related to the tourist fruition of the Italian mountains in summer. The analysis focuses on the evolution of these spost activities and of the tourism choices connected to these sports. It inquires the civil liabilities arising for the parties that are involved in these activities both as service provider and as consumers. The study is divided into two parts. The first highlights the historical evolution of the bicycle, from the early models without steering and pedals up to the most advanced mountain bike today. It is later potrayed the advent of the practice of mountain biking and downhill in Italy, in order to understand the regulatory framework that articulates procedures, conditions of practice and safety rules surrounding these sport activities, with reference to legislation often uneven and dispersed at various levels in the hierarchy of sources (with an important model represented by recent Trentino legislation), where an important role is played by the technical and social rules of the communities of practice of reference. The second part is about the civil liabilities affecting the subjects involved in this activity as service providers and users. The paper examines the figure of the guide/teacher of mountain bike, not yet legislatively recognized as professions, but heterogeneously governed by some regional rules, highlighting the civil liability imposed on these figures of uncertain professional level in relation to accidents involving pupils and of parties injured by them during the time in which they are placed under the supervision of their instructors. It then considers the liability of the operator of the bike park, an organized area specifically reserved to the practice of downhill. The bike park manager by entering into what can be considered a contract for the use of the bike park" undertakes to carry the rider from downstream to upstream.

Regole di sicurezza e responsabilità civile nella attività di mountain biking e downhill montano = Safety Rules and Civil Liability in the Practice of Mountain Biking and Downhill / Salvadori, Ivan. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 1-166.

Regole di sicurezza e responsabilità civile nella attività di mountain biking e downhill montano = Safety Rules and Civil Liability in the Practice of Mountain Biking and Downhill

2013-01-01

Abstract

Il paper si prefigge l’obiettivo di esaminare, sotto diversi profili, le regole di sicurezza e la responsabilità civile nascente dall’esercizio del mountain biking e del downhill, due attività sportive in grande espansione che costituiscono ormai un volano importante nelle strategie di marketing connesse alla fruizione turistica della montagna estiva. L’analisi si focalizza sulla evoluzione del fenomeno sportivo e turistico connessa a questi sport e sulle responsabilità nascenti in capo ai soggetti che in queste attività sono coinvolti nella veste di erogatori di servizi che le rendono possibili e di utenti che le praticano. Lo studio è suddiviso in due parti. La prima muove dal lumeggiare l’evoluzione storica della bicicletta, dai primi modelli sprovvisti di sterzo e pedali fino alle più evolute mountain bike di oggi. L’analisi prosegue soffermandosi sull’avvento della pratica della mountain bike e del downhill in Italia, per poi ricostruire il quadro regolativo che scandisce modalità, condizioni di pratica e regole di sicurezza che circondano queste attività sportive, con riferimento ad una normativa spesso poco omogenea e dispersa a vari livelli nella gerarchia delle fonti (con un modello rilevante rappresentato dalla recente normativa trentina), dove un ruolo importante viene giocato da regole tecniche e sociali delle comunità di pratica di riferimento. La seconda parte del paper analizza la responsabilità civile che interessa tutti i soggetti coinvolti in questa attività in veste di erogatori di servizi e di utenti. Viene esaminata la figura dell’accompagnatore/maestro di mountain bike, non ancora considerata dalla normativa nazionale, ma eterogeneamente disciplinata da alcune norme regionali, mettendo in luce la responsabilità civile gravante su queste figure dall’incerto status professionale in relazione a infortuni di allievi e di terzi danneggiati da questi ultimi nel tempo in cui sono operano sotto la vigilanza dei propri istruttori. Si considera quindi la responsabilità civile del gestore di bike park, l’area appositamente adibita alla pratica del downhill. Il gestore attraverso la stipulazione di un “contratto atipico di fruizione del bike park” si impegna a trasportare da valle a monte il biker, e viene assoggettato a responsabilità che sono legate alle condizioni di sicurezza delle aree dove il biker esegue la propria discesa a valle. Si esamina anche il ruolo dell’assicurazione, prendendo atto che alcune normative locali prevedono in capo al gestore del bike park l’obbligo di dotarsi di una adeguata copertura assicurativa prima di procedere all’apertura dell’impianto al pubblico. Si analizza anche lo scenario conseguente ad ipotesi di collisione tra bikers ed altri fruitori della montagna estiva, sia all’interno che all’esterno del bike park, verificando la posizione assunta dal gestore in relazione a tali evenienze. Non si è infine trascurato di considerare la responsabilità civile nascente da un difetto dell’attrezzatura impiegata dal mountain biker. Le figure analizzate corrispondono al produttore di mountain bike in relazione alla responsabilità extracontrattuale nascente dalla immissione sul mercato di un prodotto difettoso, e al locatore di mountain bike in relazione alla responsabilità contrattuale derivante da inadempimento del contratto per mancata idoneità e/o manutenzione del bene locato.
2013
Trento
Università degli Studi di Trento, Facoltà di Giurisprudenza
978-88-8443-478-4
Salvadori, Ivan
Regole di sicurezza e responsabilità civile nella attività di mountain biking e downhill montano = Safety Rules and Civil Liability in the Practice of Mountain Biking and Downhill / Salvadori, Ivan. - ELETTRONICO. - (2013), pp. 1-166.
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