La necessità di disporre di mappe di probabilità di sito archeologico è un tema attualmente al centro di un rinnovato interesse anche grazie alla disponibilità di una moltitudine di informazioni territoriali gestite ed elaborate con l’ausilio della tecnologia GIS. Gli studi che finora si sono occupati del problema, hanno fatto riferimento a modellistiche di tipo regressivo od autoregressivo che, sebbene centrate sulle peculiarità del fenomeno, si sono dimostrate sensibilmente dipendenti dalla presenza di dati anomali nella stima dei parametri e da ipotesi specifiche sui casi in esame. L’intento del presente lavoro è invece quello di proporre una soluzione più robusta e generalizzabile in linea con i recenti sviluppi nel campo della modellistica non parametrica la quale potrebbe dare un forte impulso all’uso congiunto della statistica e della tecnologia GIS. L’informazione geografica ricavabile dai dati fisici e satellitari relativi all’area di studio rappresenta infatti, grazie al dettaglio che la caratterizza, una fonte ausiliaria insostituibile per spiegare la presenza o meno di un sito in una data posizione della mappa. L’approccio proposto è stato sviluppato ed applicato per l’area test di Cures Sabini ottenendo dei risultati abbastanza incoraggianti, soprattutto se letti in termini della estrema facilità di interpretazione dei risultati da parte di non statistici e della riscontrata possibilità di rendere automatico il processo di produzione delle mappe di probabilità. Questa evidenza permetterebbe ad operatori del settore non professionalmente preparati da un punto di vista metodologico, di estendere il modello a situazioni anche molto diverse da quella analizzata.
Mappe di probabilità di sito archeologico : un passo avanti / Espa, Giuseppe; De Meo, Anna; Espa, Salvatore; Benedetti, Roberto. - ELETTRONICO. - (2003).
Mappe di probabilità di sito archeologico : un passo avanti
Espa, Giuseppe;Benedetti, Roberto
2003-01-01
Abstract
La necessità di disporre di mappe di probabilità di sito archeologico è un tema attualmente al centro di un rinnovato interesse anche grazie alla disponibilità di una moltitudine di informazioni territoriali gestite ed elaborate con l’ausilio della tecnologia GIS. Gli studi che finora si sono occupati del problema, hanno fatto riferimento a modellistiche di tipo regressivo od autoregressivo che, sebbene centrate sulle peculiarità del fenomeno, si sono dimostrate sensibilmente dipendenti dalla presenza di dati anomali nella stima dei parametri e da ipotesi specifiche sui casi in esame. L’intento del presente lavoro è invece quello di proporre una soluzione più robusta e generalizzabile in linea con i recenti sviluppi nel campo della modellistica non parametrica la quale potrebbe dare un forte impulso all’uso congiunto della statistica e della tecnologia GIS. L’informazione geografica ricavabile dai dati fisici e satellitari relativi all’area di studio rappresenta infatti, grazie al dettaglio che la caratterizza, una fonte ausiliaria insostituibile per spiegare la presenza o meno di un sito in una data posizione della mappa. L’approccio proposto è stato sviluppato ed applicato per l’area test di Cures Sabini ottenendo dei risultati abbastanza incoraggianti, soprattutto se letti in termini della estrema facilità di interpretazione dei risultati da parte di non statistici e della riscontrata possibilità di rendere automatico il processo di produzione delle mappe di probabilità. Questa evidenza permetterebbe ad operatori del settore non professionalmente preparati da un punto di vista metodologico, di estendere il modello a situazioni anche molto diverse da quella analizzata.File | Dimensione | Formato | |
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