Le colate detritiche rappresentano una delle principali fonti di pericolo geomorfologico per le aree montane urbanizzate. Negli ultimi decenni l’aumento delle precipitazioni estreme ha reso le colate detritiche più frequenti e disastrose rispetto al passato, per cui la valutazione e la gestione del rischio associato a questi eventi costituiscono tematiche di rilievo. Secondo la Direttiva UE sulle alluvioni, lo studio delle colate detritiche è perseguibile utilizzando le migliori tecnologie disponibili secondo approcci specifici che non comportino costi eccessivi. Nella pratica, questo significa da una parte usare modelli numerici avanzati in grado di descrivere, seppure in forma semplificata, la natura bifase delle colate detritiche, dall’altra, impiegare strumenti di gestione ed analisi delle simulazioni che siano agili e di facile utilizzo. Il tutto a partire, ovviamente, da un accurato modello geologico e geomorfologico e da adeguate conoscenze idrologiche del territorio oggetto di studio. In questo quadro di riferimento vengono analizzate, tramite modellazione numerica, le dinamiche di intenso trasporto solido e colata detritica che si sono sviluppati durante l’evento di precipitazione intensa del 27-28 luglio 2019, in un bacino montano del Monte Amiata. Il Monte Amiata è un vulcano estinto che costituisce il rilievo più elevato della Toscana meridionale (1738 m s.l.m.) con peculiari caratteristiche geologiche e geomorfologiche. In particolare, le formazioni vulcaniche che costituiscono l’edificio vulcanico sono affette dai profondi e diffusi processi di alterazione saprolitica, che contribuiscono a rendere illimitata la disponibilità di materiale superficiale non consolidato sui versanti e lungo il reticolo idrografico. La colata detritica oggetto di studio ha coinvolto il torrente Fosso Fonte Risola a monte dell’abitato di Abbadia S. Salvatore e causato l’ostruzione di una tombinatura all’ingresso dell’area urbana, con conseguente sovralluvionamento ed ingenti danni. Vengono quindi applicati modelli numerici idrologici e idraulici bifase per quantificare i processi di colata detritica, confrontando i risultati con i dati disponibili sull’estensione dell’area sovralluvionata e sull’evoluzione temporale dei fenomeni. Inoltre, viene verificata l’efficacia di possibili nuove opere di mitigazione del rischio idraulico a difesa dell’area urbana.
Modellazione numerica della colata detritica del 27-28 luglio 2019 presso Abbadia San Salvatore (M. Amiata, Italia) e valutazione di opere di mitigazione del rischio / Amaddii, Michele; Rosatti, Giorgio; Zugliani, Daniel; Marzini, Lorenzo; Disperati, Leonardo. - (2022). (Intervento presentato al convegno XVI CONVEGNO NAZIONALE. GIT - Sezione di Geoscienze e Tecnologie Informatiche. SI - Sezione di Idrogeologia tenutosi a Fondi nel 5-7 Settembre 2022).
Modellazione numerica della colata detritica del 27-28 luglio 2019 presso Abbadia San Salvatore (M. Amiata, Italia) e valutazione di opere di mitigazione del rischio
Rosatti, Giorgio;Zugliani, Daniel;
2022-01-01
Abstract
Le colate detritiche rappresentano una delle principali fonti di pericolo geomorfologico per le aree montane urbanizzate. Negli ultimi decenni l’aumento delle precipitazioni estreme ha reso le colate detritiche più frequenti e disastrose rispetto al passato, per cui la valutazione e la gestione del rischio associato a questi eventi costituiscono tematiche di rilievo. Secondo la Direttiva UE sulle alluvioni, lo studio delle colate detritiche è perseguibile utilizzando le migliori tecnologie disponibili secondo approcci specifici che non comportino costi eccessivi. Nella pratica, questo significa da una parte usare modelli numerici avanzati in grado di descrivere, seppure in forma semplificata, la natura bifase delle colate detritiche, dall’altra, impiegare strumenti di gestione ed analisi delle simulazioni che siano agili e di facile utilizzo. Il tutto a partire, ovviamente, da un accurato modello geologico e geomorfologico e da adeguate conoscenze idrologiche del territorio oggetto di studio. In questo quadro di riferimento vengono analizzate, tramite modellazione numerica, le dinamiche di intenso trasporto solido e colata detritica che si sono sviluppati durante l’evento di precipitazione intensa del 27-28 luglio 2019, in un bacino montano del Monte Amiata. Il Monte Amiata è un vulcano estinto che costituisce il rilievo più elevato della Toscana meridionale (1738 m s.l.m.) con peculiari caratteristiche geologiche e geomorfologiche. In particolare, le formazioni vulcaniche che costituiscono l’edificio vulcanico sono affette dai profondi e diffusi processi di alterazione saprolitica, che contribuiscono a rendere illimitata la disponibilità di materiale superficiale non consolidato sui versanti e lungo il reticolo idrografico. La colata detritica oggetto di studio ha coinvolto il torrente Fosso Fonte Risola a monte dell’abitato di Abbadia S. Salvatore e causato l’ostruzione di una tombinatura all’ingresso dell’area urbana, con conseguente sovralluvionamento ed ingenti danni. Vengono quindi applicati modelli numerici idrologici e idraulici bifase per quantificare i processi di colata detritica, confrontando i risultati con i dati disponibili sull’estensione dell’area sovralluvionata e sull’evoluzione temporale dei fenomeni. Inoltre, viene verificata l’efficacia di possibili nuove opere di mitigazione del rischio idraulico a difesa dell’area urbana.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione