La ricerca, condotta secondo il metodo interdisciplinare e in comparazione tra Unione europea e Stati Uniti d’America, mira a indagare i profili di risk management relativi allo sviluppo e alla immissione sul mercato/messa in servizio dei dispositivi medici di intelligenza artificiale (IA). Speciale attenzione viene rivolta al ruolo del diritto penale nella gestione del “rischio da IA” (con particolare riferimento alla responsabilità colposa per “danno da dispositivo medico AI-based”) nell’ordinamento italiano, espressione della tradizione giuridica di civil law e parte dello “spazio di libertà, sicurezza e giustizia” (v. art. 3, paragrafo 2 TUE) determinato dall’adesione della Repubblica italiana all’Unione europea, e nell’ordinamento federale statunitense, titolare (in virtù dell’art. I § 8 U.S. Constitution) della potestà normativa nella materia de qua e rappresentativo della tradizione giuridica di common law. Segnatamente, la Parte I è dedicata alla disamina delle caratteristiche tecniche dell’IA e delle sue principali applicazioni in medicina, nonché all’illustrazione dell’avanzato livello del dibattito angloamericano in ordine alle decisioni in stato di incertezza scientifica. Nella Parte II vengono illustrate le discipline applicabili alle diverse fasi del “ciclo di vita” di un AI-based medical device, con riguardo prima all’ordinamento dell’Unione europea, poi all’ordinamento federale statunitense. Discipline, queste, aventi natura essenzialmente amministrativistica (o para-amministrativistica), sia che si tratti di hard law (come nel caso dei principali strumenti normativi UE), sia che si tratti soft law (come, invece, prevalentemente si riscontra negli USA), e dalle quali promanano norme di condotta a contenuto cautelare. La Parte III affronta il tema della tutela penale di dette regole cautelari. L’indagine si conclude con una riflessione circa i principali punti “di forza” e “di debolezza” dei sistemi comparati, e, dal punto di vista dell’ordinamento italiano, con una proposta in chiave de lege ferenda: i.e., onde evitare (poco coerenti) effetti disincentivanti dell’attività (consentita) in questione, si auspica una riforma di sistema finalizzata a riequilibrare la portata del diritto penale, in armonia con gli strumenti offerti dal diritto amministrativo e dal diritto civile.

Intelligenza artificiale in medicina e gestione del rischio. L’imputazione del danno da AI-based medical devices e la responsabilità penale per colpa / La Vattiata, Federico Carmelo. - (2022 Oct 28), pp. 1-526. [10.15168/11572_356301]

Intelligenza artificiale in medicina e gestione del rischio. L’imputazione del danno da AI-based medical devices e la responsabilità penale per colpa

La Vattiata, Federico Carmelo
2022-10-28

Abstract

La ricerca, condotta secondo il metodo interdisciplinare e in comparazione tra Unione europea e Stati Uniti d’America, mira a indagare i profili di risk management relativi allo sviluppo e alla immissione sul mercato/messa in servizio dei dispositivi medici di intelligenza artificiale (IA). Speciale attenzione viene rivolta al ruolo del diritto penale nella gestione del “rischio da IA” (con particolare riferimento alla responsabilità colposa per “danno da dispositivo medico AI-based”) nell’ordinamento italiano, espressione della tradizione giuridica di civil law e parte dello “spazio di libertà, sicurezza e giustizia” (v. art. 3, paragrafo 2 TUE) determinato dall’adesione della Repubblica italiana all’Unione europea, e nell’ordinamento federale statunitense, titolare (in virtù dell’art. I § 8 U.S. Constitution) della potestà normativa nella materia de qua e rappresentativo della tradizione giuridica di common law. Segnatamente, la Parte I è dedicata alla disamina delle caratteristiche tecniche dell’IA e delle sue principali applicazioni in medicina, nonché all’illustrazione dell’avanzato livello del dibattito angloamericano in ordine alle decisioni in stato di incertezza scientifica. Nella Parte II vengono illustrate le discipline applicabili alle diverse fasi del “ciclo di vita” di un AI-based medical device, con riguardo prima all’ordinamento dell’Unione europea, poi all’ordinamento federale statunitense. Discipline, queste, aventi natura essenzialmente amministrativistica (o para-amministrativistica), sia che si tratti di hard law (come nel caso dei principali strumenti normativi UE), sia che si tratti soft law (come, invece, prevalentemente si riscontra negli USA), e dalle quali promanano norme di condotta a contenuto cautelare. La Parte III affronta il tema della tutela penale di dette regole cautelari. L’indagine si conclude con una riflessione circa i principali punti “di forza” e “di debolezza” dei sistemi comparati, e, dal punto di vista dell’ordinamento italiano, con una proposta in chiave de lege ferenda: i.e., onde evitare (poco coerenti) effetti disincentivanti dell’attività (consentita) in questione, si auspica una riforma di sistema finalizzata a riequilibrare la portata del diritto penale, in armonia con gli strumenti offerti dal diritto amministrativo e dal diritto civile.
28-ott-2022
XXXIV
2021-2022
Facoltà di Giurisprudenza (29/10/12-)
Comparative and European Legal Studies
Casonato, Carlo
Traverso, Paolo
no
Italiano
Settore IUS/17 - Diritto Penale
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