Abstract[it]: Il contributo propone un’analisi della disciplina dell’interruzione volontaria di gravidanza entro il novantesimo giorno, secondo quanto previsto dalla legge n. 194 del 1978. Nell’ordinamento italiano l’aborto è disciplinato come una prestazione sanitaria, rientrante nei livelli essenziali delle prestazioni e affidata in via esclusiva al Servizio sanitario nazionale, che dovrebbe essere assicurata in modo eguale a tutte le donne sul territorio nazionale. In tale prospettiva, viene proposto anche un raffronto con la disciplina del consenso informato introdotta dalla legge n. 219 del 2017. Le conclusioni evidenziano gli strumenti per assicurare la tenuta e l’aggiornamento della disciplina.
Abstract[en]: The contribution aims at analysing of the discipline of abortion within the first trimester, in accordance with the provisions of law no. 194 of 1978. In the Italian legal system, abortion is regulated as a medical treatment provided by the National Health Service and intended to be equally granted to all women on the national territory. In this perspective, the essay also offers a comparison with the discipline of informed consent introduced by law no. 219 of 2017. The conclusions highlight the tools to ensure the updating of the discipline.
L’interruzione volontaria di gravidanza entro i primi novanta giorni: una prestazione sanitaria a contenuto costituzionalmente vincolato / Busatta, Lucia. - In: NOMOS. - ISSN 2279-7238. - ELETTRONICO. - 2022:2(2022), pp. 1-18.
L’interruzione volontaria di gravidanza entro i primi novanta giorni: una prestazione sanitaria a contenuto costituzionalmente vincolato
Busatta Lucia
2022-01-01
Abstract
Abstract[it]: Il contributo propone un’analisi della disciplina dell’interruzione volontaria di gravidanza entro il novantesimo giorno, secondo quanto previsto dalla legge n. 194 del 1978. Nell’ordinamento italiano l’aborto è disciplinato come una prestazione sanitaria, rientrante nei livelli essenziali delle prestazioni e affidata in via esclusiva al Servizio sanitario nazionale, che dovrebbe essere assicurata in modo eguale a tutte le donne sul territorio nazionale. In tale prospettiva, viene proposto anche un raffronto con la disciplina del consenso informato introdotta dalla legge n. 219 del 2017. Le conclusioni evidenziano gli strumenti per assicurare la tenuta e l’aggiornamento della disciplina.File | Dimensione | Formato | |
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