La superdiversità (superdiversity) è un concetto relativamente nuovo che è stato introdotto per descrivere la complessità propria dell’accresciuta diversificazione attuale di molte società e per sottolineare un'interazione dinamica di variabili proprie di un’attuale immigrazione molto eterogenea per origine e per condizioni socioeconomiche e giuridiche (Vertovec, 2007), com’è, ad esempio, quella di chi chiede asilo nell’ambito di flussi migratori forzati. Il concetto di superdiversità enfatizza la necessità di considerare condizioni e processi multidimensionali ed è stato utilizzato anche nell’ambito del servizio sociale (Boccagni, 2015). Il concetto di superdiversità si contrappone alle semplificazioni talvolta operate in fase di valutazione del servizio sociale (Taylor, 2017) e richiama uno dei principi chiave del vigente Codice deontologico quando afferma all’art. 8 che “l’assistente sociale riconosce la centralità e l’unicità della persona in ogni intervento; considera ogni individuo anche dal punto di vista biologico, psicologico, sociale, culturale e spirituale, in rapporto al suo contesto di vita e di relazione”. In che modo gli assistenti sociali in questo campo si collegano alle opinioni dei genitori migranti forzati e come vedono il loro compito nel sostenere la genitorialità? Sono stati intervistati 50 genitori migranti forzati e 22 assistenti sociali italiani, rispettivamente su 1) la loro esperienza di vita e di contatti con gli assistenti sociali, 2) la loro esperienza con i genitori migranti forzati (per indagare le percezioni degli assistenti sociali sul rapporto tra genitorialità, migrazione forzata e servizio sociale). L'analisi (grounded based effettuata utilizzando NVivo) di questo secondo gruppo di interviste ha evidenziato la frequente esistenza e coesistenza (anche nella stessa persona) di tre diversi atteggiamenti (“noi contro loro”, “siamo tutti uguali”, “generalizzare è sbagliato”). Questo e altri risultati della ricerca forniscono nuove informazioni su come il servizio sociale può affrontare le sfide che incontrano le famiglie di rifugiati e richiedenti asilo. Gli sforzi per sostenere i genitori dovrebbero concentrarsi su approcci che migliorano la resilienza e valorizzano le capacità delle persone, anche con riferimento alle loro aspettative. Boccagni P. (2015), (Super)diversity and the migration–social work nexus: a new lens on the field of access and inclusion?, in “Ethnic and Racial Studies”, 38:4, pp. 608-20, DOI: 10.1080/01419870.2015.980291 Vertovec, S. (2007). Super-diversity and its implications. Ethnic and Racial Studies, 30(6), 1024-54. https://doi.org/10.1080/01419870701599465 Taylor, B.J. (2017). Heuristics in professional judgement: a psycho-social rationality model.British Journal of Social Work, 47(4), 1043–1060. https://doi.10.1093/bjsw/bcw084
Superdiversità, genitorialità, migrazioni forzate e servizio sociale / Sicora, Alessandro. - (2022), pp. 20-20. (Intervento presentato al convegno CIRSS2022, III Conferenza Italiana sulla Ricerca di Servizio Sociale tenutosi a Roma nel 3 - 4 giugno 2022).
Superdiversità, genitorialità, migrazioni forzate e servizio sociale
Sicora, Alessandro
2022-01-01
Abstract
La superdiversità (superdiversity) è un concetto relativamente nuovo che è stato introdotto per descrivere la complessità propria dell’accresciuta diversificazione attuale di molte società e per sottolineare un'interazione dinamica di variabili proprie di un’attuale immigrazione molto eterogenea per origine e per condizioni socioeconomiche e giuridiche (Vertovec, 2007), com’è, ad esempio, quella di chi chiede asilo nell’ambito di flussi migratori forzati. Il concetto di superdiversità enfatizza la necessità di considerare condizioni e processi multidimensionali ed è stato utilizzato anche nell’ambito del servizio sociale (Boccagni, 2015). Il concetto di superdiversità si contrappone alle semplificazioni talvolta operate in fase di valutazione del servizio sociale (Taylor, 2017) e richiama uno dei principi chiave del vigente Codice deontologico quando afferma all’art. 8 che “l’assistente sociale riconosce la centralità e l’unicità della persona in ogni intervento; considera ogni individuo anche dal punto di vista biologico, psicologico, sociale, culturale e spirituale, in rapporto al suo contesto di vita e di relazione”. In che modo gli assistenti sociali in questo campo si collegano alle opinioni dei genitori migranti forzati e come vedono il loro compito nel sostenere la genitorialità? Sono stati intervistati 50 genitori migranti forzati e 22 assistenti sociali italiani, rispettivamente su 1) la loro esperienza di vita e di contatti con gli assistenti sociali, 2) la loro esperienza con i genitori migranti forzati (per indagare le percezioni degli assistenti sociali sul rapporto tra genitorialità, migrazione forzata e servizio sociale). L'analisi (grounded based effettuata utilizzando NVivo) di questo secondo gruppo di interviste ha evidenziato la frequente esistenza e coesistenza (anche nella stessa persona) di tre diversi atteggiamenti (“noi contro loro”, “siamo tutti uguali”, “generalizzare è sbagliato”). Questo e altri risultati della ricerca forniscono nuove informazioni su come il servizio sociale può affrontare le sfide che incontrano le famiglie di rifugiati e richiedenti asilo. Gli sforzi per sostenere i genitori dovrebbero concentrarsi su approcci che migliorano la resilienza e valorizzano le capacità delle persone, anche con riferimento alle loro aspettative. Boccagni P. (2015), (Super)diversity and the migration–social work nexus: a new lens on the field of access and inclusion?, in “Ethnic and Racial Studies”, 38:4, pp. 608-20, DOI: 10.1080/01419870.2015.980291 Vertovec, S. (2007). Super-diversity and its implications. Ethnic and Racial Studies, 30(6), 1024-54. https://doi.org/10.1080/01419870701599465 Taylor, B.J. (2017). Heuristics in professional judgement: a psycho-social rationality model.British Journal of Social Work, 47(4), 1043–1060. https://doi.10.1093/bjsw/bcw084I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione
