Nonostante il peso decrescente degli Stati Uniti nel commercio e nella produzione globale, il dollaro conserva il ruolo di moneta internazionale, restando la valuta più utilizzata in tutto il mondo come unità di conto, mezzo di scambio e riserva di valore per denominare, regolare e garantire le relazioni economiche e finanziarie transfrontaliere. Ciò ha consentito agli Stati Uniti e ai loro alleati di ricorrere alla possibilità di bloccare l’accesso al sistema dei pagamenti come forma di sanzione economica nel quadro di conflitti. Analizzando le sanzioni economiche e finanziarie imposte in misura crescente negli ultimi anni, nonché le contromisure adottate dai paesi colpiti attraverso sistemi di pagamento tradizionali e criptovalute, il presente lavoro si propone di comprendere se e in che modo la trasformazione del dollaro in un’arma può compromettere la capacità degli Stati Uniti di conservare l’egemonia monetaria globale.

GLOBAL PUBLIC GOOD OR FINANCIAL WEAPON? DOLLAR HEGEMONY TO THE TESTOF SANCTIONS. Despite the declining weight of the United States in global trade and production, the dollar retains its role as an international currency, remaining the most widely used money worldwide as a unit of account, medium of exchange and store of value for denominating, settling and guaranteeing cross-border economic and financial relations. This has allowed the United States and its allies to resort to blocking access to the payments system as a form of economic sanction in the context of conflicts. By analyzing the economic and financial sanctions imposed increasingly in recent years, as well as the countermeasures taken by affected countries through traditional payment systems and cryptocurrencies, this paper aims to understand whether and how theweaponization of the dollar can undermine the ability of the United States to maintain global monetary hegemony

Bene pubblico globale o arma finanziaria? L’egemonia del dollaro alla prova delle sanzioni / Fantacci, Luca; Gobbi, Lucio; Luciani, Dario. - In: MONETA E CREDITO. - ISSN 2037-3651. - 2022, 75:298(2022), pp. 123-147. [10.13133/2037-3651/17789]

Bene pubblico globale o arma finanziaria? L’egemonia del dollaro alla prova delle sanzioni

Gobbi, Lucio
Secondo
;
2022-01-01

Abstract

Nonostante il peso decrescente degli Stati Uniti nel commercio e nella produzione globale, il dollaro conserva il ruolo di moneta internazionale, restando la valuta più utilizzata in tutto il mondo come unità di conto, mezzo di scambio e riserva di valore per denominare, regolare e garantire le relazioni economiche e finanziarie transfrontaliere. Ciò ha consentito agli Stati Uniti e ai loro alleati di ricorrere alla possibilità di bloccare l’accesso al sistema dei pagamenti come forma di sanzione economica nel quadro di conflitti. Analizzando le sanzioni economiche e finanziarie imposte in misura crescente negli ultimi anni, nonché le contromisure adottate dai paesi colpiti attraverso sistemi di pagamento tradizionali e criptovalute, il presente lavoro si propone di comprendere se e in che modo la trasformazione del dollaro in un’arma può compromettere la capacità degli Stati Uniti di conservare l’egemonia monetaria globale.
2022
298
Fantacci, Luca; Gobbi, Lucio; Luciani, Dario
Bene pubblico globale o arma finanziaria? L’egemonia del dollaro alla prova delle sanzioni / Fantacci, Luca; Gobbi, Lucio; Luciani, Dario. - In: MONETA E CREDITO. - ISSN 2037-3651. - 2022, 75:298(2022), pp. 123-147. [10.13133/2037-3651/17789]
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
dippoliti-Fantacci_Gobbi_Luciani1.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza: Creative commons
Dimensione 578.27 kB
Formato Adobe PDF
578.27 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/350067
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 8
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact