Il progetto nasce dalla sinergia creata da Manlio Piva, del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FiSPPA) dell’Università di Padova, che ha unito il lavoro di due tesi di laurea. La prima, di una sua laureanda, che metteva al centro la promozione della memoria della Grande Guerra per le quarte e quinte superiori, tramite documenti filmici dell’epoca, ricostruzioni cinematografiche e altre fonti e documenti che permettessero agli studenti di comprendere in profondità quanto letto nei libri di storia. Questo, insieme alla visita dei luoghi nei quali si è combattuto curata dagli storici delle associazioni del territorio, metteva i ragazzi nella condizione di poter creare, grazie all’apprendimento di strumenti storiografici, la storia della guerra bottom-up, ovvero a partire dal proprio territorio, dalle fonti e dai documenti di cui è ancora ricco: in questo modo gli studenti non avrebbero “imparato la storia”, ma avrebbero ricostruito gli eventi che hanno interessato il loro territorio. La seconda di chi scrive, all’epoca laureando presso lo stesso Ateneo: una tesi incentrata a fornire uno strumento tecnologico agli insegnanti per una didattica congiunta della storia e della geografia. Seguendo le tracce di Cristiano Giorda e Ivo Mattozzi per lo sfondo teorico di una geostoria, dopo aver individuato un modello teorico che potesse adattarsi a una simile didattica, si è trovato anche il software adatto (GIORDA, 2012; MATTOZZI, 2012). Il modello teorico è rappresentato dal “cronotopo”, che presenta molte caratteristiche nelle sue varie accezioni, ma arriva ad essere particolarmente calzante alla prassi geostorica così come formalizzato da Maria Bertoncin e Lorena Rocca (BERTONCIN, 2004; ROCCA, 2012). Il software è una WebApp sviluppata dallo Scholars’ Lab della Biblioteca dell’Università della Virginia e si chiama Neatline. È stato testato nell’ambito della tesi con due classi quarte di scuola primaria della provincia di Verona. La sinergia fra queste due tesi ha fatto sì che il lavoro degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado potesse concretizzarsi in una mappa interattiva nella quale cronoreferenziare e geolocalizzare gli eventi, i luoghi, i documenti, le fonti e le storie della Grande Guerra, nonché i servizi e le funzioni territoriali utili al turismo: ha portato ad una prassi didattica di stampo costruttivista, coadiuvata dall’utilizzo delle nuove tecnologie e a una immediata fruizione del lavoro degli studenti da parte di chiunque fosse interessato, grazie alla sua accessibilità via Internet (CALVANI, 1998).
Progetto di sperimentazione didattica: geolocalizziamo la Grande Guerra. Percorsi e trincee sul fronte del Monte Grappa e del Fiume Piave / Agostini, Daniele; Piva, Manlio. - 4:(2018), pp. 109-122. (Intervento presentato al convegno Ottavo seminario di studi storico-cartografici. Dalla mappa al GIS. Per un Atlante della Grande Guerra tenutosi a Roma nel 21 maggio 2014).
Progetto di sperimentazione didattica: geolocalizziamo la Grande Guerra. Percorsi e trincee sul fronte del Monte Grappa e del Fiume Piave
Daniele Agostini;
2018-01-01
Abstract
Il progetto nasce dalla sinergia creata da Manlio Piva, del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FiSPPA) dell’Università di Padova, che ha unito il lavoro di due tesi di laurea. La prima, di una sua laureanda, che metteva al centro la promozione della memoria della Grande Guerra per le quarte e quinte superiori, tramite documenti filmici dell’epoca, ricostruzioni cinematografiche e altre fonti e documenti che permettessero agli studenti di comprendere in profondità quanto letto nei libri di storia. Questo, insieme alla visita dei luoghi nei quali si è combattuto curata dagli storici delle associazioni del territorio, metteva i ragazzi nella condizione di poter creare, grazie all’apprendimento di strumenti storiografici, la storia della guerra bottom-up, ovvero a partire dal proprio territorio, dalle fonti e dai documenti di cui è ancora ricco: in questo modo gli studenti non avrebbero “imparato la storia”, ma avrebbero ricostruito gli eventi che hanno interessato il loro territorio. La seconda di chi scrive, all’epoca laureando presso lo stesso Ateneo: una tesi incentrata a fornire uno strumento tecnologico agli insegnanti per una didattica congiunta della storia e della geografia. Seguendo le tracce di Cristiano Giorda e Ivo Mattozzi per lo sfondo teorico di una geostoria, dopo aver individuato un modello teorico che potesse adattarsi a una simile didattica, si è trovato anche il software adatto (GIORDA, 2012; MATTOZZI, 2012). Il modello teorico è rappresentato dal “cronotopo”, che presenta molte caratteristiche nelle sue varie accezioni, ma arriva ad essere particolarmente calzante alla prassi geostorica così come formalizzato da Maria Bertoncin e Lorena Rocca (BERTONCIN, 2004; ROCCA, 2012). Il software è una WebApp sviluppata dallo Scholars’ Lab della Biblioteca dell’Università della Virginia e si chiama Neatline. È stato testato nell’ambito della tesi con due classi quarte di scuola primaria della provincia di Verona. La sinergia fra queste due tesi ha fatto sì che il lavoro degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado potesse concretizzarsi in una mappa interattiva nella quale cronoreferenziare e geolocalizzare gli eventi, i luoghi, i documenti, le fonti e le storie della Grande Guerra, nonché i servizi e le funzioni territoriali utili al turismo: ha portato ad una prassi didattica di stampo costruttivista, coadiuvata dall’utilizzo delle nuove tecnologie e a una immediata fruizione del lavoro degli studenti da parte di chiunque fosse interessato, grazie alla sua accessibilità via Internet (CALVANI, 1998).File | Dimensione | Formato | |
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