Durante la ricerca per un dottorato in scienze dell’educazione è stato necessario sviluppare una strategia di progettazione e pratica didattica per l’utilizzo delle tecnologie mobili di realtà aumentata e mista per l’educazione ai beni culturali in contesti di apprendimento non formali, quali visite didattiche a siti culturali. A questo scopo abbiamo sviluppato il metodo Tri-AR, basandoci sulla seconda generazione dell’Activity Theory.Lo studio ha coinvolto sette classi quinte di scuola primaria in Italia e due in Inghilterra per un totale di 194alunni di età compresa fra i nove e gli undici anni. La sperimentazione ha avuto luogo a Verona, durante delle visite alla Verona Romana, e a Hestercombe, in Inghilterra, durante delle visite all’omonimo giardino storico paesaggistico.
TRI-AR. Un Modello Didattico Basato sull'Activity Theory per la Progettazione, la Pratica e l'Analisi di Esperienze Educative con Tecnologie Mobili / Agostini, Daniele; Petrucco, Corrado. - (2020), pp. 115-122. (Intervento presentato al convegno Dalle Teaching Machines al Machine Learning tenutosi a Padova nel 18-20 novembre 2019).
TRI-AR. Un Modello Didattico Basato sull'Activity Theory per la Progettazione, la Pratica e l'Analisi di Esperienze Educative con Tecnologie Mobili
Daniele Agostini;
2020-01-01
Abstract
Durante la ricerca per un dottorato in scienze dell’educazione è stato necessario sviluppare una strategia di progettazione e pratica didattica per l’utilizzo delle tecnologie mobili di realtà aumentata e mista per l’educazione ai beni culturali in contesti di apprendimento non formali, quali visite didattiche a siti culturali. A questo scopo abbiamo sviluppato il metodo Tri-AR, basandoci sulla seconda generazione dell’Activity Theory.Lo studio ha coinvolto sette classi quinte di scuola primaria in Italia e due in Inghilterra per un totale di 194alunni di età compresa fra i nove e gli undici anni. La sperimentazione ha avuto luogo a Verona, durante delle visite alla Verona Romana, e a Hestercombe, in Inghilterra, durante delle visite all’omonimo giardino storico paesaggistico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione