Prendendo spunto dalle riflessioni emerse dalla partecipazione ad un bando di studio promosso da Invitalia – l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – all’interno di un filone di ricerca sul mondo cooperativo in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, questo saggio intende contribuire all’identificazione e alla sistematizzazione del modo in cui, all’interno di un’impresa, una governance partecipata può produrre sia esiti immateriali – quali un aumentato valore percepito e/o una maggior appartenenza delle persone coinvolte – sia risultati materiali necessari allo sviluppo dell’impresa stessa – quali la creazione di prodotti e servizi o la formalizzazione di reti e partenariati funzionali all’innovazione. Come la governance partecipata diventi, quindi, strumento per una sostenibilità integrata del fare impresa sociale oggi, coniugando sviluppo economico, attenzione all’ambiente e produzione di valore sociale, è l’interrogativo che ha accompagnato e continua ad accompagnare la ricerca qui presentata. Tale domanda è resa ancora più attuale dai profondi cambiamenti sollecitati dalla crisi delle culture organizzative tradizionali di fronte all’esperienza pandemica. Al fine di rispondere a questo interrogativo, l’articolo si struttura in due macrosezioni: la prima, di taglio teorico, indaga l’importanza dell’inclusione e della partecipazione all’interno delle imprese, con particolare riferimento alle imprese sociali. La seconda, adottando un approccio field based di tipo empirico, analizza la messa in atto di pratiche di governance partecipata partendo da un’osservazione partecipante dell’esperienza di Rete CAUTO, una rete di cooperative sociali bresciane che opera da ventisei anni progettando ed erogando servizi e consulenza nell’ambito della sostenibilità integrata. Contando circa 500 lavoratori, una percentuale di inserimento lavorativo (legge 381/91) pari al 41,9% e circa 25 milioni di euro di fatturato, Rete CAUTO ha sviluppato negli ultimi anni diverse esperienze progettuali di governance partecipata, da cui trarre apprendimenti e linee di sintesi che possano dare risposta alla domanda di ricerca. L’approccio metodologico utilizzato per la parte empirica della ricerca, fortemente multidisciplinare, spazia da teorie classiche in uso nelle ricerche sociali – quali la teoria del cambiamento e l’approccio di matrice antropologica all’osservazione partecipante – a teorie di stampo gestionale quali il project cycle management ed il service design. Lo studio comprenderà, infatti, sia la ricognizione dell’esperienza maturata attraverso l’analisi di cinque case histories di progetti partecipativi, sia la loro modellizzazione al fine di renderli replicabili in altri contesti. A questo proposito, particolare attenzione verrà prestata a quattro dimensioni di fattibilità della governance partecipata: organizzativa, attraverso una struttura di governo chiara e trasparente nei processi decisionali e nei ruoli, in grado di valorizzare – attraverso l’approccio partecipativo – l’intelligenza collettiva dell’organizzazione; giuridica, con l’adozione di forme giuridiche adeguate che consentano di mettere a valore comune competenze professionali e trasversali per l’intera comunità di interesse; tecnica, intendo la presenza, in ruoli apicali, di profili professionali con solide competenze organizzative e trasversali, in particolare con capacità “negativa”, ossia la capacità di condurre e coordinare incertezze derivate da scenari e processi complessi, oltre che in grado di individuare e valorizzare agenti di cambiamento interni ed esterni all’organizzazione; economica, agendo per famiglie di progetti, che allenano ad un cambiamento continuo, e non attraverso programmi d’intervento strutturati, molto onerosi e poco funzionali.
Partecipazione e coinvolgimento nell’impresa: tra esperienza, fattibilità e strumenti / Pasinetti, Michele; Rocca, Elena; Sacchetti, Silvia; Bodini, Riccardo. - In: IMPRESA SOCIALE. - ISSN 2282-1694. - 4:(2021), pp. 42-53. [10.7425/IS.2021.04.01]
Partecipazione e coinvolgimento nell’impresa: tra esperienza, fattibilità e strumenti
Sacchetti, SilviaPenultimo
;
2021-01-01
Abstract
Prendendo spunto dalle riflessioni emerse dalla partecipazione ad un bando di studio promosso da Invitalia – l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – all’interno di un filone di ricerca sul mondo cooperativo in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, questo saggio intende contribuire all’identificazione e alla sistematizzazione del modo in cui, all’interno di un’impresa, una governance partecipata può produrre sia esiti immateriali – quali un aumentato valore percepito e/o una maggior appartenenza delle persone coinvolte – sia risultati materiali necessari allo sviluppo dell’impresa stessa – quali la creazione di prodotti e servizi o la formalizzazione di reti e partenariati funzionali all’innovazione. Come la governance partecipata diventi, quindi, strumento per una sostenibilità integrata del fare impresa sociale oggi, coniugando sviluppo economico, attenzione all’ambiente e produzione di valore sociale, è l’interrogativo che ha accompagnato e continua ad accompagnare la ricerca qui presentata. Tale domanda è resa ancora più attuale dai profondi cambiamenti sollecitati dalla crisi delle culture organizzative tradizionali di fronte all’esperienza pandemica. Al fine di rispondere a questo interrogativo, l’articolo si struttura in due macrosezioni: la prima, di taglio teorico, indaga l’importanza dell’inclusione e della partecipazione all’interno delle imprese, con particolare riferimento alle imprese sociali. La seconda, adottando un approccio field based di tipo empirico, analizza la messa in atto di pratiche di governance partecipata partendo da un’osservazione partecipante dell’esperienza di Rete CAUTO, una rete di cooperative sociali bresciane che opera da ventisei anni progettando ed erogando servizi e consulenza nell’ambito della sostenibilità integrata. Contando circa 500 lavoratori, una percentuale di inserimento lavorativo (legge 381/91) pari al 41,9% e circa 25 milioni di euro di fatturato, Rete CAUTO ha sviluppato negli ultimi anni diverse esperienze progettuali di governance partecipata, da cui trarre apprendimenti e linee di sintesi che possano dare risposta alla domanda di ricerca. L’approccio metodologico utilizzato per la parte empirica della ricerca, fortemente multidisciplinare, spazia da teorie classiche in uso nelle ricerche sociali – quali la teoria del cambiamento e l’approccio di matrice antropologica all’osservazione partecipante – a teorie di stampo gestionale quali il project cycle management ed il service design. Lo studio comprenderà, infatti, sia la ricognizione dell’esperienza maturata attraverso l’analisi di cinque case histories di progetti partecipativi, sia la loro modellizzazione al fine di renderli replicabili in altri contesti. A questo proposito, particolare attenzione verrà prestata a quattro dimensioni di fattibilità della governance partecipata: organizzativa, attraverso una struttura di governo chiara e trasparente nei processi decisionali e nei ruoli, in grado di valorizzare – attraverso l’approccio partecipativo – l’intelligenza collettiva dell’organizzazione; giuridica, con l’adozione di forme giuridiche adeguate che consentano di mettere a valore comune competenze professionali e trasversali per l’intera comunità di interesse; tecnica, intendo la presenza, in ruoli apicali, di profili professionali con solide competenze organizzative e trasversali, in particolare con capacità “negativa”, ossia la capacità di condurre e coordinare incertezze derivate da scenari e processi complessi, oltre che in grado di individuare e valorizzare agenti di cambiamento interni ed esterni all’organizzazione; economica, agendo per famiglie di progetti, che allenano ad un cambiamento continuo, e non attraverso programmi d’intervento strutturati, molto onerosi e poco funzionali.File | Dimensione | Formato | |
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