Il progetto si è posto l'obiettivo di elaborare un corpus delle sculture del XIV secolo in marmo conservate nelle province di Brescia, Mantova e Cremona. Grazie all’iniziale mappatura dei materiali nei singoli territori, realizzata passando in rassegna gli inventari delle rispettive Soprintendenze e Diocesi, oltre alla bibliografia, è stato possibile raccogliere un cospicuo numero di testimonianze. La conseguente indagine archivistica ha consentito di perfezionare le ricerche sulla storia conservativa dei singoli pezzi, di aggiornare e correggere i dati già segnalati in bibliografia e di indagare sugli inediti. A ciò si è aggiunta l’analisi stilistica delle sculture, che è avvenuta parallelamente all’individuazione di contesti, provenienze, autori, modelli ed influenze. Ciò ha permesso di individuare e fare il punto su un capitolo critico, la storia della scultura gotica in questi territori della Lombardia, che fino a pochi decenni fa era poco frequentato dagli studi. Numerosi sono, inoltre, gli spunti di ricerca emersi per il futuro. Per questo motivo è stato elaborato un catalogo, che ha l’obiettivo di essere uno strumento di agile consultazione per gli studiosi di scultura italiana. Sono emerse diverse opere inedite nel bresciano, su cui si è cercato di far luce. Alcune ipotesi sono state avanzate circa il percorso dello scultore Delaido da Lodi, attivo nel 1301 a Gargnano, e riguardo alle testimonianze bresciane del Maestro di Sant’Anastasia. Il territorio mantovano, che ha restituito i risultati più significativi, è stato analizzato dagli esordi del Trecento fino alla vigilia della stagione dei dalle Masegne. Durante questo lasso di tempo furono attivi in città diversi artisti, principalmente provenienti da Venezia, su cui ora è possibile ragionare. Tra essi emergono lo scultore Andrea da San Felice, l'anonimo artista battezzato in questa sede con il nome di "Maestro di Piero Maser" e Antonio da Mestre. Di origine lombarda furono invece il Maestro delle sculture di Viboldone, a cui in questa sede è attribuita una nuova opera, e Guido Frisoni da Como, artista citato in alcuni documenti conservati a Mantova, in Archivio di Stato, a cui è ora possibile ricondurre la 'Madonna con Bambino' di Grazie di Curtatone grazie all'interpretazione dell'epigrafe posta alla base dell'opera. Chiude il lavoro il territorio di Cremona, che si distingue per la qualità delle opere superstiti, a discapito della quantità. Esemplificativi della ricercatezza formale delle sopravvivenze di questo territorio sono i celebri rilievi che si conservano nella chiesa di San Bassiano a Pizzighettone.

The project aims to develop a corpus of the 14th century marble sculptures in Brescia, Mantua and Cremona. After mapping the materials localized in these territories, which was made possible thanks to the inventories of the respective Superintendencies and Dioceses, as well as the bibliography, it was possible to collect a large number of testimonies. The resulting archival investigation allowed to refine the research on the history of the pieces, to update and correct the data already reported in bibliography and to investigate unpublished works. From a methodological point of view it was considered appropriate to proceed with the stylistic analysis of the sculptures in parallel with the identification of contexts, origins, authors, models and influences. This made it possible to identify and deepen a critical chapter, the history of Gothic sculpture in this part of Lombardy, which until a few decades ago was rather neglected by studies. The development of a catalog, divided into territorial sections, aims to be an easy reference tool for scholars of Italian sculpture. Several unpublished works have emerged in Brescia and in its province. Some hypotheses have been advanced about the path of the sculptor Delaido da Lodi, active in 1301 in Gargnano, and about the artworks in and from Brescia realized by the Master of Sant’Anastasia. The Mantua area, which returned the most significant results, was analyzed from the beginning of the fourteenth century to the eve of the dalle Masegne season. During this period of time, various artists, mainly from Venice, were active in the city. Among them, the sculptor Andrea da San Felice, the anonymous artist baptized here with the name of "Maestro di Piero Maser" and Antonio da Mestre. Some of the sculptures collected can be related to Lombard artists such as the "Maestro di Viboldone", to whom a new sculpture is attributed, and Guido Frisoni, an artist mentioned in some documents preserved in the State Archive of Mantua, to whom it is now possible to trace the "Madonna with Child" in Grazie di Curtatone, thanks to the interpretation of the epigraph placed at the base. The Cremona area closes the catalogue, which stands out for the quality of the surviving works, at the expense of quantity. The famous reliefs preserved in the church of San Bassiano in Pizzighettone are exemplary of the formal refinement of the survivals of this territory.

La scultura trecentesca in marmo nella Lombardia orientale. Una ricognizione nelle province di Brescia, Mantova e Cremona / Gorio, Gigliola. - (2022 Jan 26), pp. 1-750. [10.15168/11572_327316]

La scultura trecentesca in marmo nella Lombardia orientale. Una ricognizione nelle province di Brescia, Mantova e Cremona

Gorio, Gigliola
2022-01-26

Abstract

Il progetto si è posto l'obiettivo di elaborare un corpus delle sculture del XIV secolo in marmo conservate nelle province di Brescia, Mantova e Cremona. Grazie all’iniziale mappatura dei materiali nei singoli territori, realizzata passando in rassegna gli inventari delle rispettive Soprintendenze e Diocesi, oltre alla bibliografia, è stato possibile raccogliere un cospicuo numero di testimonianze. La conseguente indagine archivistica ha consentito di perfezionare le ricerche sulla storia conservativa dei singoli pezzi, di aggiornare e correggere i dati già segnalati in bibliografia e di indagare sugli inediti. A ciò si è aggiunta l’analisi stilistica delle sculture, che è avvenuta parallelamente all’individuazione di contesti, provenienze, autori, modelli ed influenze. Ciò ha permesso di individuare e fare il punto su un capitolo critico, la storia della scultura gotica in questi territori della Lombardia, che fino a pochi decenni fa era poco frequentato dagli studi. Numerosi sono, inoltre, gli spunti di ricerca emersi per il futuro. Per questo motivo è stato elaborato un catalogo, che ha l’obiettivo di essere uno strumento di agile consultazione per gli studiosi di scultura italiana. Sono emerse diverse opere inedite nel bresciano, su cui si è cercato di far luce. Alcune ipotesi sono state avanzate circa il percorso dello scultore Delaido da Lodi, attivo nel 1301 a Gargnano, e riguardo alle testimonianze bresciane del Maestro di Sant’Anastasia. Il territorio mantovano, che ha restituito i risultati più significativi, è stato analizzato dagli esordi del Trecento fino alla vigilia della stagione dei dalle Masegne. Durante questo lasso di tempo furono attivi in città diversi artisti, principalmente provenienti da Venezia, su cui ora è possibile ragionare. Tra essi emergono lo scultore Andrea da San Felice, l'anonimo artista battezzato in questa sede con il nome di "Maestro di Piero Maser" e Antonio da Mestre. Di origine lombarda furono invece il Maestro delle sculture di Viboldone, a cui in questa sede è attribuita una nuova opera, e Guido Frisoni da Como, artista citato in alcuni documenti conservati a Mantova, in Archivio di Stato, a cui è ora possibile ricondurre la 'Madonna con Bambino' di Grazie di Curtatone grazie all'interpretazione dell'epigrafe posta alla base dell'opera. Chiude il lavoro il territorio di Cremona, che si distingue per la qualità delle opere superstiti, a discapito della quantità. Esemplificativi della ricercatezza formale delle sopravvivenze di questo territorio sono i celebri rilievi che si conservano nella chiesa di San Bassiano a Pizzighettone.
26-gen-2022
XXXII
2019-2020
Lettere e filosofia (29/10/12-)
European Cultures. Environment, Contexts, Histories, Arts, Ideas
Cavazzini, Laura
no
Italiano
Settore L-ART/01 - Storia dell'Arte Medievale
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Descrizione: Tesi di dottorato "La scultura trecentesca in marmo nella Lombardia orientale. Una ricognizione nelle province di Brescia, Mantova e Cremona"
Tipologia: Tesi di dottorato (Doctoral Thesis)
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/327316
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