Lo studio intende analizzare lo “stato di salute” del diritto ad un luogo di culto, in particolare in Lombardia. Nonostante le numerose sentenze della Corte Costituzionale, infatti, il diritto di libertà religiosa subisce all’interno dei confini lombardi forti limitazioni e costanti dinieghi dovuti a prassi dilatorie e arbitrarie messe in atto dalle autorità locali: l’esempio di due recenti sentenze del TAR Milano mostra in modo emblematico come, in assenza di una disciplina generale che vincoli a degli standard minimi la disciplina dell’edilizia e degli edifici di culto, di fatto i diritti garantiti da Costituzione e Convenzione Edu rischiano di essere svuotati dall’interno e rimanere solo delle dichiarazioni di principio ascoltate e applicate in misura variabile a seconda della sensibilità del legislatore regionale o dell’autorità locale.
This paper intends to analyze the “state of health” of the right to a place of worship, particularly in Lombardy. Despite the numerous judgments of the Constitutional Court, the right to religious freedom suffers severe limitations and constant denials in Lombardy due to delaying and arbitrary practices by local authorities. Two recent judgments of the Regional Administrative Court of Milan clearly show how, in the absence of a general discipline, the rights guaranteed by the Constitution and the EDU Convention risk losing meaning and remaining only empty declarations of principle.
Libertà religiosa e “modello lombardo”: il paradigma di un’inarrestabile involuzione nella disciplina sui luoghi di culto / Oliosi, Francesca. - In: DIRITTO E RELIGIONI. - ISSN 1970-5301. - STAMPA. - 2021, 16:1(2021), pp. 235-262.
Libertà religiosa e “modello lombardo”: il paradigma di un’inarrestabile involuzione nella disciplina sui luoghi di culto
Oliosi, Francesca
2021-01-01
Abstract
Lo studio intende analizzare lo “stato di salute” del diritto ad un luogo di culto, in particolare in Lombardia. Nonostante le numerose sentenze della Corte Costituzionale, infatti, il diritto di libertà religiosa subisce all’interno dei confini lombardi forti limitazioni e costanti dinieghi dovuti a prassi dilatorie e arbitrarie messe in atto dalle autorità locali: l’esempio di due recenti sentenze del TAR Milano mostra in modo emblematico come, in assenza di una disciplina generale che vincoli a degli standard minimi la disciplina dell’edilizia e degli edifici di culto, di fatto i diritti garantiti da Costituzione e Convenzione Edu rischiano di essere svuotati dall’interno e rimanere solo delle dichiarazioni di principio ascoltate e applicate in misura variabile a seconda della sensibilità del legislatore regionale o dell’autorità locale.File | Dimensione | Formato | |
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