La recensione mette in risalto l'approccio metodologico in base al quale gli autori e le autrici del libro recensito hanno analizzato le interazioni tra "vicini" e "stranieri" in alcune specifiche società locali altomedievali. In questa prospettiva, la recensione, facendo riferimento ai singoli capitoli del volume, discute la metodologia che ha ispirato il libro e che può essere così riassunta: la rinuncia, nello studio delle società altomedievali, sia alle nozioni odierne di coesione sociale sia ai modelli tratti dalle comunità tardo medievali; lo studio di queste società partendo dal concetto di reti di coesione, senza idealizzarne le forme di cooperazione; il superamento della dicotomia troppo semplice tra “insider” e “outsider”; e l'enfasi sulle dinamiche locali e il loro studio comparativo.
Drawing on a number of case studies, the authors of the reviewed book show how interactions between neighbors and strangers could lead to either danger or opportunity. The methodology that has inspired the book can be summed up as follows: the renunciation, in studying early medieval societies, of both today’s notions of social cohesion and models drawn from late medieval communities; the study of these societies starting from the concept of cross-settlement networks, without idealizing their forms of cooperation; the transcending of the overly simple “insider” and “outsider” dichotomy; and the emphasis on local dynamics and their comparative study.
Neighbours and Strangers: Local Societies in Early Medieval Europe / Albertoni, Giuseppe. - In: SPECULUM. - ISSN 2040-8072. - STAMPA. - 2022, 97:1, January(2022), pp. 267-268. [10.1086/717963]
Neighbours and Strangers: Local Societies in Early Medieval Europe.
Albertoni, Giuseppe
2022-01-01
Abstract
La recensione mette in risalto l'approccio metodologico in base al quale gli autori e le autrici del libro recensito hanno analizzato le interazioni tra "vicini" e "stranieri" in alcune specifiche società locali altomedievali. In questa prospettiva, la recensione, facendo riferimento ai singoli capitoli del volume, discute la metodologia che ha ispirato il libro e che può essere così riassunta: la rinuncia, nello studio delle società altomedievali, sia alle nozioni odierne di coesione sociale sia ai modelli tratti dalle comunità tardo medievali; lo studio di queste società partendo dal concetto di reti di coesione, senza idealizzarne le forme di cooperazione; il superamento della dicotomia troppo semplice tra “insider” e “outsider”; e l'enfasi sulle dinamiche locali e il loro studio comparativo.File | Dimensione | Formato | |
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