Dagli anni Novanta del secolo scorso la Comunità europea, oggi Unione europea, ha mostrato progressiva attenzione al tema della soluzione stragiudiziale delle liti civili e commerciali. Ha visto infatti nei meccanismi alternativi al processo di soluzione delle controversie un modo efficace per rispondere al contenzioso transfrontaliero e così per agevolare la costruzione del Mercato Unico. La prima attenzione della Comunità europea si è diretta al contenzioso consumeristico (raccomandazioni 98/257/CE e 2001/310/CE), si è poi estesa a tutto il contenzioso civile e commerciale (così la direttiva 2008/52/CE), per tornare di recente al contenzioso consumeristico, con l’adozione della c.d. Direttiva ADR per i consumatori e del c.d. Regolamento ODR per i consumatori adottate nel 2013. L’articolo esamina in profondità scopo, contenuto ed applicazione di questi due atti normativi che formano il c.d pacchetto ADR-ODR per i consumatori, mettendone in evidenza punti di forza e di debolezza. In particolare, analizza la c.d. Piattaforma ODR per la soluzione dei conflitti tra consumatore e professionista, lanciata dall’Unione europea nel 2016. Nell’indagare come essa operi e i rilievi statistici raccolti dall’Unione europea sul suo impiego, l’a. si chiede se la Piattaforma ODR costituisca davvero un modo per realizzare una «giustizia co-esistenziale» nello spazio giuridico europeo o se non sia necessario, invece, accompagnare tale strumento con altri complementari, capaci di garantire un’alta protezione dei consumatori, come i Trattati dell’Unione europea impongono.
Since the 1990s the European Community, now the European Union, has shown particular regard to the matter of extra-judicial settlement of civil and commercial disputes. The European Union recognized the added value brought by alternative dispute resolution mechanisms in answering the problems posed by cross-border litigation and thus facilitating the creation of the Single Market. First, the Community’s attention focused on consumer disputes (Recommendations 98/257/EC and 2001/310/EC), and later extended its reach to all civil and commercial disputes (Directive 2008/52/EC), it then turned its focus back to consumer disputes with the Directive on consumer Alternative Dispute Resolution (ADR) and the Regulation on consumer Online Dispute Resolution (ODR) both adopted in 2013. This article proposes an in-depth analysis of the objectives, the scope, and the application of the two above-mentioned legal acts composing the so-called ADR/ODR package for consumers, highlighting its strengths and weaknesses. In particular, the discussion focuses on the ODR Platform for the resolution of consumer-to-business disputes launched by the European Union in 2016. In reviewing its functioning through the statistical data collected by the European Union, the author inquires whether the ODR Platform provides for the creation of a ‘co-existential justice’ in the European legal area or whether other complementary instruments should be implemented to grant a high standard of protection for consumers as the European Treaties impose.
Una giustizia "co-esistenziale" nello spazio giuridico europeo? Spunti critici sul pacchetto ADR-ODR per i consumatori / Dalla Bontà, Silvana. - In: GIUSTIZIA CONSENSUALE. - ISSN 2785-0994. - STAMPA. - 2021:1(2021), pp. 191-245.
Una giustizia "co-esistenziale" nello spazio giuridico europeo? Spunti critici sul pacchetto ADR-ODR per i consumatori
Dalla Bontà, Silvana
2021-01-01
Abstract
Dagli anni Novanta del secolo scorso la Comunità europea, oggi Unione europea, ha mostrato progressiva attenzione al tema della soluzione stragiudiziale delle liti civili e commerciali. Ha visto infatti nei meccanismi alternativi al processo di soluzione delle controversie un modo efficace per rispondere al contenzioso transfrontaliero e così per agevolare la costruzione del Mercato Unico. La prima attenzione della Comunità europea si è diretta al contenzioso consumeristico (raccomandazioni 98/257/CE e 2001/310/CE), si è poi estesa a tutto il contenzioso civile e commerciale (così la direttiva 2008/52/CE), per tornare di recente al contenzioso consumeristico, con l’adozione della c.d. Direttiva ADR per i consumatori e del c.d. Regolamento ODR per i consumatori adottate nel 2013. L’articolo esamina in profondità scopo, contenuto ed applicazione di questi due atti normativi che formano il c.d pacchetto ADR-ODR per i consumatori, mettendone in evidenza punti di forza e di debolezza. In particolare, analizza la c.d. Piattaforma ODR per la soluzione dei conflitti tra consumatore e professionista, lanciata dall’Unione europea nel 2016. Nell’indagare come essa operi e i rilievi statistici raccolti dall’Unione europea sul suo impiego, l’a. si chiede se la Piattaforma ODR costituisca davvero un modo per realizzare una «giustizia co-esistenziale» nello spazio giuridico europeo o se non sia necessario, invece, accompagnare tale strumento con altri complementari, capaci di garantire un’alta protezione dei consumatori, come i Trattati dell’Unione europea impongono.File | Dimensione | Formato | |
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