L'articolo affronta il problema del ruolo assunto dal concetto di unità europea all'interno del discorso politico degli intellettuali <<progressisti>> britannici nel periodo compreso tra l'invasione italiana, nell'ottobre 1935, del territorio all'epoca chiamato Abissinia e la fine della seconda guerra mondiale. L'articolo dimostra che la maggiore parte degli intellettuali non riuscì a cogliere né la travolgente forza del nazionalismo nella politica contemporanea né la natura del totalitarismo. L'intenso impegno in favore dell'unità socialista dell'Europa durante la guerra era la causa principale di questo fallimento analitico, ma era anche una lente che aiutava la sinistra britannica a focalizzare un futuro diverso per l'Europa.
Il futuro socialista dell'Europa: Gli intellettuali britannici e il federalismo euroepo, 1935-1945
Gilbert, Mark Frederick
2008-01-01
Abstract
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