Le pratiche narrative consentono di attribuire un significato alla relazione educativa anche nella didattica a distanza (DAD): aiutano gli studenti a esprimere pensieri ed emozioni e a riflettere sulle proprie capacità, stabilendo un dialogo con sé e gli altri. Compito dei docenti sarà quello di offrire agli alunni uno spazio sicuro d’incontro per affrontare in modo costruttivo le difficoltà, utilizzando con creatività le tecnologie. Assumendo queste premesse, nel presente studio di caso si esplorano: (a) il punto di vista dei bambini sulle emozioni vissute durante il lockdown; (b) le strategie mediate dalle tecnologie adottate dai docenti per promuovere resilienza in classe. La ricerca è contestualizzata in una classe quarta di 22 alunni (11 maschi e 11 femmine di 9-10 anni) di una scuola primaria del Trentino. Le attività in apprendimento cooperativo condotte dagli 8 insegnanti del team nell’a.s. 2019/2020 sono confluite nella realizzazione di un giornalino digitale sui vissuti degli alunni durante il lockdown, per permettere un confronto e una rielaborazione delle loro emozioni con il coinvolgimento delle figure parentali. Si sono raccolti dati attraverso osservazioni partecipanti, materiali prodotti dai bambini (200 testi e immagini) e un questionario-alunni self-report di autovalutazione. L’analisi tematica ha permesso di identificare sentimenti contrastanti spesso coesistenti e l’importante funzione relazionale assolta dal “Circle time” dei Meet affettivi nella DAD per condividere paure, sogni, speranze, delusioni, incertezze e nuovi progetti, intrecciati nel giornalino “Con un filo di gioia”. I risultati ottenuti aprono interessanti piste di ricerca sul valore delle pratiche narrative nella DAD per promuovere resilienza nei bambini.
"Con un filo di gioia". Un giornalino scolastico digitale per sviluppare resilienza in tempi di pandemia / Malusà, Giovanna. - ELETTRONICO. - (2021), pp. 28-29. (Intervento presentato al convegno SIPP 2021 tenutosi a online nel 12-13 giugno 2021).
"Con un filo di gioia". Un giornalino scolastico digitale per sviluppare resilienza in tempi di pandemia
Giovanna Malusà
2021-01-01
Abstract
Le pratiche narrative consentono di attribuire un significato alla relazione educativa anche nella didattica a distanza (DAD): aiutano gli studenti a esprimere pensieri ed emozioni e a riflettere sulle proprie capacità, stabilendo un dialogo con sé e gli altri. Compito dei docenti sarà quello di offrire agli alunni uno spazio sicuro d’incontro per affrontare in modo costruttivo le difficoltà, utilizzando con creatività le tecnologie. Assumendo queste premesse, nel presente studio di caso si esplorano: (a) il punto di vista dei bambini sulle emozioni vissute durante il lockdown; (b) le strategie mediate dalle tecnologie adottate dai docenti per promuovere resilienza in classe. La ricerca è contestualizzata in una classe quarta di 22 alunni (11 maschi e 11 femmine di 9-10 anni) di una scuola primaria del Trentino. Le attività in apprendimento cooperativo condotte dagli 8 insegnanti del team nell’a.s. 2019/2020 sono confluite nella realizzazione di un giornalino digitale sui vissuti degli alunni durante il lockdown, per permettere un confronto e una rielaborazione delle loro emozioni con il coinvolgimento delle figure parentali. Si sono raccolti dati attraverso osservazioni partecipanti, materiali prodotti dai bambini (200 testi e immagini) e un questionario-alunni self-report di autovalutazione. L’analisi tematica ha permesso di identificare sentimenti contrastanti spesso coesistenti e l’importante funzione relazionale assolta dal “Circle time” dei Meet affettivi nella DAD per condividere paure, sogni, speranze, delusioni, incertezze e nuovi progetti, intrecciati nel giornalino “Con un filo di gioia”. I risultati ottenuti aprono interessanti piste di ricerca sul valore delle pratiche narrative nella DAD per promuovere resilienza nei bambini.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione