Il nostro Paese sta nuovamente vivendo giornate di emergenza sanitaria, rese ancora più cupe dal crescere, accanto al forte timore per la salute di molti (e in particolare dei più fragili), della consapevolezza delle gravi conseguenze socio-economiche che la pandemia è destinata a portare con sé. Anche sotto questo profilo, a preoccupare di più sono i soggetti fragili, vale a dire le imprese, le famiglie e i consumatori che, per svariati motivi, già prima del Covid-19 erano fortemente indebitati, così come pure coloro che in precarie condizioni economiche si stanno venendo a trovare oggi, a causa del virus. Parliamo, purtroppo, di fasce consistenti della popolazione: nonostante l’Italia sia sempre stata un Paese con elevato debito pubblico e debito privato contenuto, negli ultimi anni il contesto è progressivamente mutato. Ad oggi, anche il debito privato costituisce un aggregato di dimensioni preoccupanti. Lungo – e in questa sede non esplorabile – è l’elenco delle ragioni di questo mutamento, cui da ultimo si sono aggiunte con prepotenza le conseguenze socio-economiche della pandemia (perdita del lavoro di uno o più componenti di una famiglia, crisi della domanda specie in determinati settori di mercato, e così via). In questi mesi di emergenza – a partire dal lockdown della primavera scorsa – si sta facendo ampio uso dello strumento della decretazione d’urgenza, attraverso cui sono state introdotte una serie di misure temporanee in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, nonché numerose moratorie e proroghe di termini amministrativi e processuali.

I crediti deteriorati tra stabilità finanziaria e non esclusione sociale: verso la sostenibilità dell’ecosistema del credito / Malvagna, Ugo; Sciarrone Alibrandi, Antonella. - In: ANALISI GIURIDICA DELL'ECONOMIA. - ISSN 1720-951X. - STAMPA. - 2020, 2:(2020), pp. 631-643. [10.1433/99956]

I crediti deteriorati tra stabilità finanziaria e non esclusione sociale: verso la sostenibilità dell’ecosistema del credito

Malvagna, Ugo;
2020-01-01

Abstract

Il nostro Paese sta nuovamente vivendo giornate di emergenza sanitaria, rese ancora più cupe dal crescere, accanto al forte timore per la salute di molti (e in particolare dei più fragili), della consapevolezza delle gravi conseguenze socio-economiche che la pandemia è destinata a portare con sé. Anche sotto questo profilo, a preoccupare di più sono i soggetti fragili, vale a dire le imprese, le famiglie e i consumatori che, per svariati motivi, già prima del Covid-19 erano fortemente indebitati, così come pure coloro che in precarie condizioni economiche si stanno venendo a trovare oggi, a causa del virus. Parliamo, purtroppo, di fasce consistenti della popolazione: nonostante l’Italia sia sempre stata un Paese con elevato debito pubblico e debito privato contenuto, negli ultimi anni il contesto è progressivamente mutato. Ad oggi, anche il debito privato costituisce un aggregato di dimensioni preoccupanti. Lungo – e in questa sede non esplorabile – è l’elenco delle ragioni di questo mutamento, cui da ultimo si sono aggiunte con prepotenza le conseguenze socio-economiche della pandemia (perdita del lavoro di uno o più componenti di una famiglia, crisi della domanda specie in determinati settori di mercato, e così via). In questi mesi di emergenza – a partire dal lockdown della primavera scorsa – si sta facendo ampio uso dello strumento della decretazione d’urgenza, attraverso cui sono state introdotte una serie di misure temporanee in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, nonché numerose moratorie e proroghe di termini amministrativi e processuali.
2020
Malvagna, Ugo; Sciarrone Alibrandi, Antonella
I crediti deteriorati tra stabilità finanziaria e non esclusione sociale: verso la sostenibilità dell’ecosistema del credito / Malvagna, Ugo; Sciarrone Alibrandi, Antonella. - In: ANALISI GIURIDICA DELL'ECONOMIA. - ISSN 1720-951X. - STAMPA. - 2020, 2:(2020), pp. 631-643. [10.1433/99956]
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