Il contributo si incarica di fare il punto sulle tendenze giurisprudenziali a proposito delle contestazioni nell'esame del testimone, con particolare riguardo al divieto d'uso probatorio delle precedenti dichiarazioni. Nel complesso l'autore dà atto di un progressivo ridimensionamento di tale divieto, operato dalla prassi applicativa, con l'avallo della Corte di cassazione, sotto due distinti profili: da un lato, una forte dilatazione del concetto di “conferma dibattimentale”, capace – secondo gli indirizzi della suprema Corte – di veicolare in dibattimento i contenuti della deposizione anteriore; dall'altro, marcate propensioni ad accontentarsi di un accertamento superficiale dei presupposti della deroga al contraddittorio per “condotta illecita”, a tutto scapito della clausola costituzionale che esigerebbe una condotta «provata». Nel saggio vengono però anche sottolineati gli arresti giurisprudenziali che, in parziale contro-tendenza rispetto alle linee dominanti, s'impegnano nel recuperare qualche rigore, sia sul primo fronte sia sul secondo: si tratta d'un segno apprezzabile, anche se – per altro verso – le oscillazioni che si debbono così registrare non aprono scenari rassicuranti sul piano della legalità e della certezza del diritto, nella nevralgica materia del contraddittorio nella formazione della prova.

The essay analyzes the latest case law on the use of out-of-court statements for challenging the witness at trial, with particular regard to the prohibition of their evidentiary use. The author highlights a trend to reduce the scope of this rule by enlarging the notion of “trial confirmation”, which – according to the Supreme Court of Cassation – can bring to trial the content of previous declarations; and by condescending the strong inclination to superficially ascertain the “illicit conduct”, which constitutes an exception to the adversarial gathering of evidence and that the Constitution demands to prove. The paper, however, also focuses on the decisions that partially correct the dominant tide and try to reclaim a certain rigor. The effort is appreciable, although these variations seem to project poorly on the rule of law and on foreseeabilitly in the key area of adversarial gathering of evidence.

Scorci sull'art. 500 c.p.p. nel prisma della più recente giurisprudenza di legittimità / Busetto, Marcello. - In: CASSAZIONE PENALE. - ISSN 1125-856X. - STAMPA. - 2020, 60:11(2020), pp. 4356-4373.

Scorci sull'art. 500 c.p.p. nel prisma della più recente giurisprudenza di legittimità

Busetto, Marcello
2020-01-01

Abstract

Il contributo si incarica di fare il punto sulle tendenze giurisprudenziali a proposito delle contestazioni nell'esame del testimone, con particolare riguardo al divieto d'uso probatorio delle precedenti dichiarazioni. Nel complesso l'autore dà atto di un progressivo ridimensionamento di tale divieto, operato dalla prassi applicativa, con l'avallo della Corte di cassazione, sotto due distinti profili: da un lato, una forte dilatazione del concetto di “conferma dibattimentale”, capace – secondo gli indirizzi della suprema Corte – di veicolare in dibattimento i contenuti della deposizione anteriore; dall'altro, marcate propensioni ad accontentarsi di un accertamento superficiale dei presupposti della deroga al contraddittorio per “condotta illecita”, a tutto scapito della clausola costituzionale che esigerebbe una condotta «provata». Nel saggio vengono però anche sottolineati gli arresti giurisprudenziali che, in parziale contro-tendenza rispetto alle linee dominanti, s'impegnano nel recuperare qualche rigore, sia sul primo fronte sia sul secondo: si tratta d'un segno apprezzabile, anche se – per altro verso – le oscillazioni che si debbono così registrare non aprono scenari rassicuranti sul piano della legalità e della certezza del diritto, nella nevralgica materia del contraddittorio nella formazione della prova.
2020
11
Busetto, Marcello
Scorci sull'art. 500 c.p.p. nel prisma della più recente giurisprudenza di legittimità / Busetto, Marcello. - In: CASSAZIONE PENALE. - ISSN 1125-856X. - STAMPA. - 2020, 60:11(2020), pp. 4356-4373.
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