Governing cooperatives in the context of individual motives

Scopo – Questo studio si propone di esaminare le relazioni tra le regole che un socio di cooperativa decide e le motivazioni all'azione dei soci. Considera l'interesse individuale in relazione a motivazioni coerenti con i valori della cooperazione. Design/metodologia/approccio – Questo documento si compone di due parti. Il primo è teorico e discute le caratteristiche della governance cooperativa nel contesto delle motivazioni individuali. La seconda parte è empirica e si basa sui dati dell'indagine delle cooperative sociali multistakeholder italiane gestite da lavoratori. Utilizza dati trasversali raccolti da 4.134 lavoratori e 310 dirigenti in 310 cooperative in Italia per fornire evidenza di regole e motivazioni individuali. L'analisi di regressione conferma l'esistenza di un legame tra l'interesse individuale e le motivazioni. Risultati – Le regole svolgono principalmente, ma non esclusivamente, una funzione abilitante, che implica rispondere a motivazioni individuali sia non monetarie che monetarie. Con una maggiore articolazione all'interno delle istituzioni – attraverso la definizione di diritti multipli per l'accesso al processo decisionale – gli autori si aspettano aumenti individuali capacità di abbinare i motivi a specifiche regole organizzative nel perseguimento di fini coerenti. Ciò è confermato dall'associazione che gli autori hanno riscontrato tra motivazioni individuali e impegno. Limiti/implicazioni della ricerca – L'illustrazione degli autori è limitata a un tipo specifico di cooperativa, la cooperativa sociale, in cui ci si aspetta che le motivazioni prosociali siano più forti rispetto ad altre forme cooperative, sebbene si possa dire che tutti i modelli cooperativi enfatizzano la pro-comunità e finalità prosociali. I dati sono trasversali e non consentono l'identificazione della causalità, ma solo della forza delle relazioni statistiche. Implicazioni pratiche – Il continuo esame e adattamento di motivazioni e mezzi implica che i cooperatori comunichino e si impegnino in un processo di apprendimento. Originalità/valore – Mentre sono state analizzate le sfere istituzionali che supportano le organizzazioni di proprietà degli investitori e il comportamento egoistico di massimizzazione del profitto, manca un quadro che tenga conto dei diritti di controllo personale e una visione più ricca delle motivazioni individuali. Il valore aggiunto della carta è quello di suggerirne uno.

Purpose – This study aims to examine the relationships between the rules that a cooperative membership decides upon and members’ motives for action. It considers individual self-interest in relation with motives that are consistent with the values of cooperation. Design/methodology/approach – This paper comprises two parts. The first is theoretical and discusses cooperative governance’s features in the context of individual motives. The second part is empirical and based on survey data from Italian multistakeholder, worker-run social cooperatives. It uses cross-sectional data gathered from 4,134 workers and 310 managers in 310 cooperatives in Italy to provide evidence of rules and individual motives. Regression analysis confirms the existence of a linkage between individual self-interest and motives. Findings – Rules mainly, but not exclusively, play an enabling function, which implies responding to both nonmonetary and monetary individual motives. With greater articulation within institutions – through the definition of multiple rights for accessing decision-making – the authors expect increases in individual capabilities to match motives with specific organizational rules in pursuit of consistent ends. This is confirmed by the association that the authors found between individual motives and commitment. Research limitations/implications – The authors’ illustration is limited to one specific type of cooperative, the social cooperative, in which prosocial motives are expected to be stronger than in other cooperative forms, although one could say that all cooperative models emphasize pro-community and prosocial aims. Data are cross-sectional and do not allow for the identification of causality, only of statistical relations’ strength. Practical implications – The continuous scrutiny and adaptation of motives and means imply that cooperators communicate and engage in a learning process. Originality/value – While the institutional spheres that support investor-owned organizations and self-interested profit-maximizing behavior have been analyzed, a framework that accommodates personal control rights and a richer view of individual motives is lacking. The value added from the paper is to suggest one.