Albert Friedrich Berner e i suoi contributi alla dogmatica del reato, alla teoria della pena e della legittima difesa

Il lavoro prende in esame la vita e l’attività accademica di Albert Friedrich Berner (1818-1907), uno dei più importanti e creativi penalisti tedeschi del XIX secolo, insieme a Paul Johann Anselm von Feuerbach e Franz von Liszt. Esamina i suoi molteplici contributi alla teoria del reato, con particolare riferimento alla costruzione del suo sistema a partire dal concetto di azione. Si sofferma sulle esimenti e in particolare sullo stato di necessità, che Berner distingue tra giustificante e scusante, e sulla legittima difesa, alla quale egli conferì un nuovo fondamento e una maggiore estensione, ma distinguendola dalle situazioni di eccesso del soggetto aggredito. Nel complesso si intende dimostrare l’attualità del pensiero di Berner riguardo a molti aspetti, nonostante il valore apparentemente solo storico dei suoi contributi alla dogmatica contemporanea. Tale attualità è evidente, infine, nel fatto che l’autore sottolinea i caratteri della umanità e della personalità delle pene.

This paper focuses upon the life and academic activity of Albert Friedrich Berner (1818-1907), one of the most important and creative German criminal scholars of the 19th century, together with Paul Johann Anselm von Feuerbach and Franz von Liszt. In particular, it reviews its manifold contributions to the theory of crime, especially with regard to the development of his system based on he concept of action. Moreover, the paper focuses on defences and in particular firstly on the state of necessity, which Berner differentiates between justifying and excusing, and secondly on self-defence, to which he gave a new basis and a broader extension, yet distinguishing it from the situations of excessiveness by the attacked subject. On the whole, the aim is to demonstrate the relevance of Berner’s thought in many aspects, in spite of the apparently only historical value of his contributions to contemporary doctrine. Finally, such actuality becomes even more clear in the fact that the author stresses the features of humanity and personality of punishment.