È dato ormai consolidato che gli Stati membri, pur titolari di un ruolo primario, non rappresentino i protagonisti unici sul palco dell’Unione europea, potendosi intendere gli enti sub-statali quali comprimari funzionali, almeno in alcuni ordinamenti, al processo di integrazione europea. I tentativi di descrivere l’architettura istituzionale europea su un triplice livello territoriale di governo sono stati frequenti e il tema, alla radice del quale si colloca l’«ossimoro costituzionale» che mette in tensione i processi di integrazione europea e le istanze di autonomia regionale, continua a sollecitare nuove riflessioni, anche alla luce del mutamento di alcune fondamentali condizioni al contorno. Il cammino verso lo scenario di una piena e concreta integrazione europea – verso «un’unione sempre più stretta fra i popoli dell'Europa» – procede oggi tra continue sfide: basti pensare all’intensità delle spinte sovraniste, ai processi di disgregazione endogeni a livello eurounitario e a livello statale, ma anche alle sfide provenienti dall’esterno, quali il mutare e l’intensificarsi dei flussi migratori e le drammatiche proporzioni dei cambiamenti climatici che possono incidere, in maniera anche significativa, sugli equilibri interni all’Unione. In questi scenari in costante evoluzione, appare utile riconsiderare e mettere a sistema, con l’ausilio della comparazione, gli strumenti ai quali le regioni possono attingere per contribuire alla gestione di tali processi. In particolare, il contributo offre una ricostruzione critica e comparata degli strumenti di partecipazione regionale alla produzione del diritto dell’Unione europea e alla sua attuazione, ai fini di comprendere quale sia il potenziale ruolo dei livelli di governo regionali nell’Europa di oggi e come esso possa essere valorizzato. Si andrà dunque a verificare come la molteplicità e varietà delle soluzioni adottate, connesse alle peculiarità proprie di ciascuno dei modelli costituzionali considerati, le consistenti difficoltà di coordinamento fra diversi livelli e il grado in certa misura insoddisfacente di concreta implementazione delle possibilità sviluppate non impediscano di rilevare il dato comune della costante importanza da attribuirsi al livello regionale, quantomeno là dove esistente e dotato di poteri normativi. Una opportuna valorizzazione di questo e della sua potenziale azione quale catalizzatore di democraticità e interprete di istanze identitarie consente di ricostruire le dinamiche dell’integrazione europea in termini di circolarità, fondata anche su un potenzialmente fruttuoso canale di scambio biunivoco fra livello europeo e livello territoriale delle autonomie.

It is nowadays well established that the Member States, although having a primary role, cannot be considered as the only players on the EU stage; sub-state entities can in fact be understood as functional contributors (at least in some legal systems) to the process of European integration. Attempts to describe the European institutional architecture on a threefold territorial level of government have been frequent and the theme, at the root of which lies the “constitutional oxymoron” that puts the processes of European integration and the demands for regional autonomy under tension, continues to provoke new reflections, also in the light of the change in some conditions. The path towards the scenario of full and concrete European integration - towards “an ever closer Union among the peoples of Europe” - is today moving forward amidst continuous challenges: just think of the emergence of nationalisms, the processes of endogenous disintegration at the euro-unitary and state level, but also the challenges coming from the outside, such as the change and intensification of migration flows and the dramatic proportions of climate change that can affect, even significantly, balances and relationships within the Union. In these constantly evolving scenarios, it is useful to reconsider and put into context, with the help of a comparative analysis, the instruments that the regions can rely upon to help manage these processes. In particular, the paper offers a critical and comparative reconstruction of the instruments for regional participation in the production of EU law and in its implementation, with a view to understanding the potential role of regional levels of government in today's Europe and how it can be enhanced. It will, therefore, be examined how the variety of the solutions adopted (linked to the specific features of each constitutional model), the considerable difficulties of coordination between different levels and the somewhat unsatisfactory degree of the concrete implementation of the possibilities developed do not affect the constant importance attributed to the regional levels. An appropriate promotion of its potential role as a catalyst of democracy and interpreter of identity demands allows a reconstruction of the dynamics of European integration in terms of circularity, in which a two-way exchange between the European level and the territorial levels of autonomy proves to be potentially fruitful.

Autonomie regionali e identità costituzionale degli Stati membri nell’orizzonte sovranazionale europeo / Tomasi, Marta. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 2020, 18:5(2020), pp. 231-290.

Autonomie regionali e identità costituzionale degli Stati membri nell’orizzonte sovranazionale europeo

Tomasi, Marta
2020-01-01

Abstract

È dato ormai consolidato che gli Stati membri, pur titolari di un ruolo primario, non rappresentino i protagonisti unici sul palco dell’Unione europea, potendosi intendere gli enti sub-statali quali comprimari funzionali, almeno in alcuni ordinamenti, al processo di integrazione europea. I tentativi di descrivere l’architettura istituzionale europea su un triplice livello territoriale di governo sono stati frequenti e il tema, alla radice del quale si colloca l’«ossimoro costituzionale» che mette in tensione i processi di integrazione europea e le istanze di autonomia regionale, continua a sollecitare nuove riflessioni, anche alla luce del mutamento di alcune fondamentali condizioni al contorno. Il cammino verso lo scenario di una piena e concreta integrazione europea – verso «un’unione sempre più stretta fra i popoli dell'Europa» – procede oggi tra continue sfide: basti pensare all’intensità delle spinte sovraniste, ai processi di disgregazione endogeni a livello eurounitario e a livello statale, ma anche alle sfide provenienti dall’esterno, quali il mutare e l’intensificarsi dei flussi migratori e le drammatiche proporzioni dei cambiamenti climatici che possono incidere, in maniera anche significativa, sugli equilibri interni all’Unione. In questi scenari in costante evoluzione, appare utile riconsiderare e mettere a sistema, con l’ausilio della comparazione, gli strumenti ai quali le regioni possono attingere per contribuire alla gestione di tali processi. In particolare, il contributo offre una ricostruzione critica e comparata degli strumenti di partecipazione regionale alla produzione del diritto dell’Unione europea e alla sua attuazione, ai fini di comprendere quale sia il potenziale ruolo dei livelli di governo regionali nell’Europa di oggi e come esso possa essere valorizzato. Si andrà dunque a verificare come la molteplicità e varietà delle soluzioni adottate, connesse alle peculiarità proprie di ciascuno dei modelli costituzionali considerati, le consistenti difficoltà di coordinamento fra diversi livelli e il grado in certa misura insoddisfacente di concreta implementazione delle possibilità sviluppate non impediscano di rilevare il dato comune della costante importanza da attribuirsi al livello regionale, quantomeno là dove esistente e dotato di poteri normativi. Una opportuna valorizzazione di questo e della sua potenziale azione quale catalizzatore di democraticità e interprete di istanze identitarie consente di ricostruire le dinamiche dell’integrazione europea in termini di circolarità, fondata anche su un potenzialmente fruttuoso canale di scambio biunivoco fra livello europeo e livello territoriale delle autonomie.
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Tomasi, Marta
Autonomie regionali e identità costituzionale degli Stati membri nell’orizzonte sovranazionale europeo / Tomasi, Marta. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 2020, 18:5(2020), pp. 231-290.
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