La quaestio 68 del trattato 17 della prima parte della tarda Summa theologiae o Summa de mirabili scientia Dei rappresenta un momento cruciale nella riflessione che Alberto Magno, nel corso della sua intera esistenza, ha svolto sul fato, sulla causalità celeste e sul determinismo astrale. Attraverso una sistematica trattazione di carattere filosofico, Alberto esamina temi quali l’origine divina del fato (provvidenza), il fato come catena di cause (heimarmene), la doppia provvidenza (provvidenza naturale e necessaria), la contingenza degli effetti terreni, la fortuna, la scelta individuale. Il ragionamento albertino si articola in due momenti. Innanzi tutto, egli fornisce la propria concezione del fato, ottenuta dalla fusione della definizione boeziana (fato come «disposizione inerente alle realtà mutevoli per mezzo della quale la provvidenza collega le varie cose nel loro ordine», De consol. phil. IV 6 §9) con la concezione ermetica del fato come catena di cause (catena causarum) o heimarmene. Nel De natura hominis di Nemesio Emeseno Alberto trova una autorevole conferma della dottrina ermetica. Per fugare il sospetto di determinismo implicito nel concetto di heimarmene, Alberto sente quindi il bisogno di differenziare chiaramente la propria posizione da quella dei mathematici, fautori del fatalismo astrale, secondo i quali la catena fatale delle cause ha un’origine celeste e determina necessariamente gli eventi terrestri. Al determinismo astrale, pertanto, egli oppone citazioni del V libro del De civitate Dei di Agostino, teorie ottiche, riferimenti medici, ma soprattutto gli argomenti tratti dal Quadripartito di Tolomeo, dal Centiloquio pseudo-tolomaico e da altri astrologi, tracciando così, talvolta al prezzo di qualche forzatura, una netta linea di demarcazione tra le concezioni dei mathematici e le teorie degli astrologi considerati scientificamente affidabili (Tolomeo, Messallach e Albumasar).

Dupliciter autem ponitur fatum. La questione sul fato nella tarda Summa Theologiae di Alberto Magno / Palazzo, Alessandro. - In: DIVUS THOMAS. - ISSN 0012-4257. - STAMPA. - 2019/122:2(2019), pp. 219-261.

Dupliciter autem ponitur fatum. La questione sul fato nella tarda Summa Theologiae di Alberto Magno

Palazzo
2019-01-01

Abstract

La quaestio 68 del trattato 17 della prima parte della tarda Summa theologiae o Summa de mirabili scientia Dei rappresenta un momento cruciale nella riflessione che Alberto Magno, nel corso della sua intera esistenza, ha svolto sul fato, sulla causalità celeste e sul determinismo astrale. Attraverso una sistematica trattazione di carattere filosofico, Alberto esamina temi quali l’origine divina del fato (provvidenza), il fato come catena di cause (heimarmene), la doppia provvidenza (provvidenza naturale e necessaria), la contingenza degli effetti terreni, la fortuna, la scelta individuale. Il ragionamento albertino si articola in due momenti. Innanzi tutto, egli fornisce la propria concezione del fato, ottenuta dalla fusione della definizione boeziana (fato come «disposizione inerente alle realtà mutevoli per mezzo della quale la provvidenza collega le varie cose nel loro ordine», De consol. phil. IV 6 §9) con la concezione ermetica del fato come catena di cause (catena causarum) o heimarmene. Nel De natura hominis di Nemesio Emeseno Alberto trova una autorevole conferma della dottrina ermetica. Per fugare il sospetto di determinismo implicito nel concetto di heimarmene, Alberto sente quindi il bisogno di differenziare chiaramente la propria posizione da quella dei mathematici, fautori del fatalismo astrale, secondo i quali la catena fatale delle cause ha un’origine celeste e determina necessariamente gli eventi terrestri. Al determinismo astrale, pertanto, egli oppone citazioni del V libro del De civitate Dei di Agostino, teorie ottiche, riferimenti medici, ma soprattutto gli argomenti tratti dal Quadripartito di Tolomeo, dal Centiloquio pseudo-tolomaico e da altri astrologi, tracciando così, talvolta al prezzo di qualche forzatura, una netta linea di demarcazione tra le concezioni dei mathematici e le teorie degli astrologi considerati scientificamente affidabili (Tolomeo, Messallach e Albumasar).
2019
2
Palazzo, Alessandro
Dupliciter autem ponitur fatum. La questione sul fato nella tarda Summa Theologiae di Alberto Magno / Palazzo, Alessandro. - In: DIVUS THOMAS. - ISSN 0012-4257. - STAMPA. - 2019/122:2(2019), pp. 219-261.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/243758
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact