Il saggio si propone di fornire un nuovo contributo per l'analisi del pensiero giuridico-politico di Silvio Trentin (1885-1944). L'A. muove da una ricostruzione dell'opera accademica del giurista sandonatese, per trarre da essa i motivi ispiratori del particolare approccio interpretativo che caratterizzerà, anche nell'esperienza della riflessione politica, l'azione di Trentin. In particolare, la prospettiva ricostruttiva accolta nel testo avanza la tesi che gli esiti rivoluzionari e federalisti dell'opera trentiniana trovino le proprie radici ideali di sviluppo nel contesto di una peculiare concezione realista del diritto pubblico, così come maturata dallo stesso Trentin negli anni della formazione giuridica e della docenza universitaria. Tale concezione, infatti, rivela un approccio metodologico del tutto singolare, con esplicito rigetto del dominante metodo formalistico e con chiara tendenza, già nell'ambito della tradizionale cornice liberale, a concepire lo Stato e le istituzioni pubbliche come strumenti per la tutela e l'implementazione della libertà individuale. In questa prospettiva, quindi, il rifiuto dell'ideologia fascista e la lotta per l'instaurazione di ordinamenti caratterizzati dall'emancipazione di ogni soggetto da qualsivoglia forma di costrizione, sia politica sia economica, si spiega nel contesto di un'opera che, sin dagli esordi, intravede nel diritto amministrativo uno strumento di concreta e trasversale attuazione dell'intrinseca caratterizzazione "umanistica" dell'ordinamento giuridico.

La libertà individuale come funzione dell'organizzazione pubblica: ordine giuridico e ordine politico in Silvio Trentin

Cortese, Fulvio
2008-01-01

Abstract

Il saggio si propone di fornire un nuovo contributo per l'analisi del pensiero giuridico-politico di Silvio Trentin (1885-1944). L'A. muove da una ricostruzione dell'opera accademica del giurista sandonatese, per trarre da essa i motivi ispiratori del particolare approccio interpretativo che caratterizzerà, anche nell'esperienza della riflessione politica, l'azione di Trentin. In particolare, la prospettiva ricostruttiva accolta nel testo avanza la tesi che gli esiti rivoluzionari e federalisti dell'opera trentiniana trovino le proprie radici ideali di sviluppo nel contesto di una peculiare concezione realista del diritto pubblico, così come maturata dallo stesso Trentin negli anni della formazione giuridica e della docenza universitaria. Tale concezione, infatti, rivela un approccio metodologico del tutto singolare, con esplicito rigetto del dominante metodo formalistico e con chiara tendenza, già nell'ambito della tradizionale cornice liberale, a concepire lo Stato e le istituzioni pubbliche come strumenti per la tutela e l'implementazione della libertà individuale. In questa prospettiva, quindi, il rifiuto dell'ideologia fascista e la lotta per l'instaurazione di ordinamenti caratterizzati dall'emancipazione di ogni soggetto da qualsivoglia forma di costrizione, sia politica sia economica, si spiega nel contesto di un'opera che, sin dagli esordi, intravede nel diritto amministrativo uno strumento di concreta e trasversale attuazione dell'intrinseca caratterizzazione "umanistica" dell'ordinamento giuridico.
2008
Cortese, Fulvio
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