Aspetti scientifici. Un’efficace assistenza pre-ospedaliera richiede professionisti sanitari addestrati, risorse tecnologiche e terapeutiche prontamente disponibili, ma l’organizzazione dei sistemi di emergenza è scarsamente correlata all’analisi dei risultati. Esistono tre modelli di assistenza pre-ospedaliera. Nel primo (anglo-americano) l’assistenza è erogata da paramedici specializzati; il secondo (franco-tedesco) prevede sempre la presenza del medico; il terzo, derivato dal modello franco-tedesco e descritto come la nuova professione nel contesto dell’assistenza pre-ospedaliera, è quello guidato dall’infermiere. Molti studi mettono a confronto questi sistemi, ma i risultati di questa revisione narrativa dimostrano: 1) che non esiste un modello migliore dell’altro; 2) che la qualità degli esiti delle prestazioni dipende dal tipo di competenze richieste caso per caso e dalla qualità del dispatch, al contrario di quanto sostenuto dall’Ordine dei Medici di Bologna; 3) che la risposta organizzativa migliore nell’assistenza pre-ospedaliera è considerata quella basata sul task shifting (delega di mansioni dai medici agli infermieri). Aspetti deontologici e giuridici. Il Codice di Deontologia Medica (CDM) acquista rilevanza giuridica grazie alla positivizzazione dei principi di etica medica in regole vincolanti per i professionisti. Le norme deontologiche assumono crescente attenzione sul piano normativo e giurisprudenziale in ragione della capacità del CDM di regolare rilevanti aspetti della condotta professionale con conseguenze sull’attività medica e sui diritti fondamentali dei pazienti. Ciononostante, la funzione degli ordini professionali, il valore vincolante del CDM e la sua posizione nella gerarchia delle fonti rimangono controversi. Tanto le relazioni tra responsabilità disciplinare e ordinamento giuridico quanto il procedimento disciplinare non sono adeguatamente disciplinati né accompagnati da un appropriato sistema di garanzie. Il potere disciplinare affidato alle istituzioni ordinistiche necessita di condizioni, definizioni giuridiche, garanzie e rimedi giurisdizionali ancora assenti nell’attuale contesto italiano. Il suo esercizio nei confronti di un medico che, agendo come membro di una giunta, propone un atto giuridico deve inoltre essere basato su solide ragioni di tutela dei diritti fondamentali. L’analisi mette in luce gli elementi e gli strumenti che devono essere considerati dal punto di vista dei contenuti e del procedimento disciplinare per costruire rapporti più coerenti tra diritto e deontologia.

THE ITALIAN EMERGENCY MEDICAL SYSTEM BETWEEN EVIDENCE AND RISK OF CORPORATISM: THE “BOLOGNA CASE”. PART I: THE EVIDENCE / PART II: MEDICAL ETHICS AND LAW. Summary. Scientific issues. An effective pre-hospital emergency care needs trained health care professionals, technological and therapeutic resources, but not always the emergency systems performance is data-driven. There are three fundamental models of pre-hospital care. The first one (Anglo-American) is based on the professional paramedic provision of care. Another model (Franco-German) is built on the physician-led approach. The last one, derived from the franco-german model, is the nurse-led model described as the new profession in the pre-hospital care setting. Many studies compare the benefits of having physicians or nurses or paramedics on the field. The findings of this narrative literature review show that: 1) there is no a better model than the other; 2) the best performance depends on one hand on the expertise required case by case of those responding, on the other on the quality of dispatching process, contrary to what the Bologna’s General Medical Council held; 3) regardless of the adopted model, the task shifting (the skills and expertise passed from physicians on other specialized health care workers) is considered around the world as the best way to balance health care demand and supply in the pre-hospital emergency setting. Professional ethics and legal issues. By means of the transformation of principles of medical ethics in rules binding for professionals, the code of medical ethics (CME) gains relevance within the legal system, especially through case law and disciplinary responsibility. Moreover, the CME is gaining growing attention, both at the normative and judicial levels, due to its ability to regulate important aspects of professional conduct, which may have consequences for medical practice and for the patient’s fundamental rights. Notwithstanding this role, the interrelations between law and medical ethics, the binding value of the CME and the related position in the hierarchy of norms are still controversial, lacking a proper regulation and a proper set of safeguards measures. A disciplinary action against doctors acting outside the professional activities, namely as a council member proposing a legal act, must be based on solid grounds relating to the protection of fundamental rights. Such a disciplinary authority requires legal definitions, safeguards and judicial remedies beyond those being met at present. The analysis shows how specific elements and devices should still be taken into consideration from both procedural and content perspectives to shape a more coherent model of relationships between law and medical ethics

Il sistema sanitario di emergenza italiano tra prove e rischi di corporativismo: il “caso Bologna”: Parte I: le prove / Parte II: deontologia e diritto / Gristina, Giuseppe; Pulice, Elisabetta. - In: RECENTI PROGRESSI IN MEDICINA. - ISSN 0034-1193. - 2019, 110:4(2019), pp. 168-187. [10.1701/3154.31343]

Il sistema sanitario di emergenza italiano tra prove e rischi di corporativismo: il “caso Bologna”: Parte I: le prove / Parte II: deontologia e diritto

Pulice, Elisabetta
Ultimo
2019-01-01

Abstract

Aspetti scientifici. Un’efficace assistenza pre-ospedaliera richiede professionisti sanitari addestrati, risorse tecnologiche e terapeutiche prontamente disponibili, ma l’organizzazione dei sistemi di emergenza è scarsamente correlata all’analisi dei risultati. Esistono tre modelli di assistenza pre-ospedaliera. Nel primo (anglo-americano) l’assistenza è erogata da paramedici specializzati; il secondo (franco-tedesco) prevede sempre la presenza del medico; il terzo, derivato dal modello franco-tedesco e descritto come la nuova professione nel contesto dell’assistenza pre-ospedaliera, è quello guidato dall’infermiere. Molti studi mettono a confronto questi sistemi, ma i risultati di questa revisione narrativa dimostrano: 1) che non esiste un modello migliore dell’altro; 2) che la qualità degli esiti delle prestazioni dipende dal tipo di competenze richieste caso per caso e dalla qualità del dispatch, al contrario di quanto sostenuto dall’Ordine dei Medici di Bologna; 3) che la risposta organizzativa migliore nell’assistenza pre-ospedaliera è considerata quella basata sul task shifting (delega di mansioni dai medici agli infermieri). Aspetti deontologici e giuridici. Il Codice di Deontologia Medica (CDM) acquista rilevanza giuridica grazie alla positivizzazione dei principi di etica medica in regole vincolanti per i professionisti. Le norme deontologiche assumono crescente attenzione sul piano normativo e giurisprudenziale in ragione della capacità del CDM di regolare rilevanti aspetti della condotta professionale con conseguenze sull’attività medica e sui diritti fondamentali dei pazienti. Ciononostante, la funzione degli ordini professionali, il valore vincolante del CDM e la sua posizione nella gerarchia delle fonti rimangono controversi. Tanto le relazioni tra responsabilità disciplinare e ordinamento giuridico quanto il procedimento disciplinare non sono adeguatamente disciplinati né accompagnati da un appropriato sistema di garanzie. Il potere disciplinare affidato alle istituzioni ordinistiche necessita di condizioni, definizioni giuridiche, garanzie e rimedi giurisdizionali ancora assenti nell’attuale contesto italiano. Il suo esercizio nei confronti di un medico che, agendo come membro di una giunta, propone un atto giuridico deve inoltre essere basato su solide ragioni di tutela dei diritti fondamentali. L’analisi mette in luce gli elementi e gli strumenti che devono essere considerati dal punto di vista dei contenuti e del procedimento disciplinare per costruire rapporti più coerenti tra diritto e deontologia.
2019
4
Gristina, Giuseppe; Pulice, Elisabetta
Il sistema sanitario di emergenza italiano tra prove e rischi di corporativismo: il “caso Bologna”: Parte I: le prove / Parte II: deontologia e diritto / Gristina, Giuseppe; Pulice, Elisabetta. - In: RECENTI PROGRESSI IN MEDICINA. - ISSN 0034-1193. - 2019, 110:4(2019), pp. 168-187. [10.1701/3154.31343]
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