Dopo aver lavorato a Venezia alle dipendenze del tipografo Francesco Valvasense, Antonio Venier nel 1668 avviò nella capitale veneta una propria officina che, assieme al fratello Giovanni Battista, tentò poi di trasferire a Valvasone, scontrandosi però con la famiglia degli Schiratti, che da decenni operava Udine detenendo il monopolio della stampa nel Friuli veneto e che troncò sul nascere l’iniziativa dei Venier. A Valvasone, tuttavia, i Venier produssero almeno un libro, riemerso dalle collezioni librarie del Seminario patriarcale di Venezia e datato 1670: le "Industriae pro superioribus" di Claudio Acquaviva. Oltre ad essere un’edizione altrimenti sconosciuta del testo di Acquaviva, si tratta della sola copia sinora nota del più antico libro stampato nel Friuli occidentale e dell’unico cimelio librario grazie a cui è possibile far salire a tre le località della Patria del Friuli dove, nel periodo della dominazione veneziana, furono in funzione delle tipografie: Cividale, Udine e Valvasone. Dopo questa sfortunata esperienza Venier tornerà a Venezia, ma solo nel 1688 stamperà un altro libro, il "Memoriale sive portatecum clericorum" del gesuita Vittoriano Premoli, finalizzato anche ad ottenere la protezione del vescovo di Concordia-Pordenone, Agostino Premoli, per poi venire, a quanto pare, definitivamente riassorbito nel mondo della tipografia veneziana, operando però, probabilmente, non come titolare si stamperia.
Tra Venezia e Valvasone. Ricerche e ipotesi sull’attività tipografica di Antonio e Giovanni Battista Venier, 1668‑1688 / Gorian, Rudj. - STAMPA. - (2013), pp. 283-302.
Tra Venezia e Valvasone. Ricerche e ipotesi sull’attività tipografica di Antonio e Giovanni Battista Venier, 1668‑1688.
Gorian, Rudj
2013-01-01
Abstract
Dopo aver lavorato a Venezia alle dipendenze del tipografo Francesco Valvasense, Antonio Venier nel 1668 avviò nella capitale veneta una propria officina che, assieme al fratello Giovanni Battista, tentò poi di trasferire a Valvasone, scontrandosi però con la famiglia degli Schiratti, che da decenni operava Udine detenendo il monopolio della stampa nel Friuli veneto e che troncò sul nascere l’iniziativa dei Venier. A Valvasone, tuttavia, i Venier produssero almeno un libro, riemerso dalle collezioni librarie del Seminario patriarcale di Venezia e datato 1670: le "Industriae pro superioribus" di Claudio Acquaviva. Oltre ad essere un’edizione altrimenti sconosciuta del testo di Acquaviva, si tratta della sola copia sinora nota del più antico libro stampato nel Friuli occidentale e dell’unico cimelio librario grazie a cui è possibile far salire a tre le località della Patria del Friuli dove, nel periodo della dominazione veneziana, furono in funzione delle tipografie: Cividale, Udine e Valvasone. Dopo questa sfortunata esperienza Venier tornerà a Venezia, ma solo nel 1688 stamperà un altro libro, il "Memoriale sive portatecum clericorum" del gesuita Vittoriano Premoli, finalizzato anche ad ottenere la protezione del vescovo di Concordia-Pordenone, Agostino Premoli, per poi venire, a quanto pare, definitivamente riassorbito nel mondo della tipografia veneziana, operando però, probabilmente, non come titolare si stamperia.File | Dimensione | Formato | |
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