Le rettifiche ottocentesche realizzate negli Stati-Nazione europei hanno durevolmente modificato gli assetti territoriali dei principali sistemi fluviali attraverso onerose operazioni di normalizzazione delle morfologie e delle portate. Ciò ha determinato nel breve periodo indubbi vantaggi sanitari (bonifica delle aree insalubri) ed economici (ampliamento delle superfici coltivabili, salvaguardia dalle esondazioni, regolarizzazione dei flussi) mentre nel medio e lungo termine si sono evidenziati dei minimi svantaggi legati a precise scelte progettuali (Bevilacqua, Rossi, Doria, 1984). In taluni casi è emersa l’inadeguatezza degli interventi di rettifica (dimensioni del nuovo alveo, scomparsa delle isole fluviali) rispetto ai successivi processi di territorializzazione (Cavallo, 2011). La presente relazione intende illustrare nuove possibili proposte di “rinaturalizzazione” che potrebbero restituire nuove funzioni sociali ed economiche ai corsi d’acqua nell’ottica delle Smart Cities e del paradigma della sostenibilità globale. La cartografia storica riveste, a tal fine, un ruolo fondamentale come strumento per la ricostruzione puntuale dell’evoluzione storica dei quadri ambientali e come dispositivo progettuale al servizio della pianificazione urbanistica
La cartografia storica come dispositivo progettuale per la riqualificazione e il ripristino ambientale della morfologia delle aree perifluviali / Dai Prà, Elena; Allegri, Davide. - In: BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA. - ISSN 0044-9733. - STAMPA. - 160:(2017), pp. 90-103. [10.13137/2282-572X/21319]
La cartografia storica come dispositivo progettuale per la riqualificazione e il ripristino ambientale della morfologia delle aree perifluviali
Elena Dai Prà;Davide Allegri
2017-01-01
Abstract
Le rettifiche ottocentesche realizzate negli Stati-Nazione europei hanno durevolmente modificato gli assetti territoriali dei principali sistemi fluviali attraverso onerose operazioni di normalizzazione delle morfologie e delle portate. Ciò ha determinato nel breve periodo indubbi vantaggi sanitari (bonifica delle aree insalubri) ed economici (ampliamento delle superfici coltivabili, salvaguardia dalle esondazioni, regolarizzazione dei flussi) mentre nel medio e lungo termine si sono evidenziati dei minimi svantaggi legati a precise scelte progettuali (Bevilacqua, Rossi, Doria, 1984). In taluni casi è emersa l’inadeguatezza degli interventi di rettifica (dimensioni del nuovo alveo, scomparsa delle isole fluviali) rispetto ai successivi processi di territorializzazione (Cavallo, 2011). La presente relazione intende illustrare nuove possibili proposte di “rinaturalizzazione” che potrebbero restituire nuove funzioni sociali ed economiche ai corsi d’acqua nell’ottica delle Smart Cities e del paradigma della sostenibilità globale. La cartografia storica riveste, a tal fine, un ruolo fondamentale come strumento per la ricostruzione puntuale dell’evoluzione storica dei quadri ambientali e come dispositivo progettuale al servizio della pianificazione urbanisticaFile | Dimensione | Formato | |
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