Pur nel quadro di una città assediata, a Genova non cessò di manifestarsi quella intensa sociabilità che faceva tradizionalmente perno sui salotti e soprattutto sulle loro animatrici: le dame dell’aristocrazia, investite, nella ‘capitale’ del cicisbeismo, di un ruolo di protagoniste altrove sconosciuto. Nasce in questo contesto l’Omaggio a più voci a Luigia Pallavicini, l’unico episodio letterario resosi a posteriori vistoso per la presenza dell’ode di Foscolo, ma che andava invece a inserirsi in una pratica di versificazione galante rivolta «alle Beltà dell’ospite Paese» da parte di poeti-soldati riparati a Genova dopo le sconfitte subite dagli austro-russi e la caduta della Cisalpina. Traendo ispirazione anche dal modello della poésie fugitive in voga in Francia nel corso del XVIII secolo, questa pratica letteraria, che prende l’aspetto di un gioco di società, consente loro di intessere più stretti rapporti con ambienti politicamente influenti della città ligure, in un momento di grave crisi della prospettiva patriottica di cui sono fautori.
Gioco letterario durante l’assedio (1799-1800): poesie di Angelo Petracchi e Giuseppe Giulio Ceroni per le dame genovesi / Di Ricco, Alessandra. - In: GRISELDAONLINE. - ISSN 1721-4777. - ELETTRONICO. - 2018:17(2018), pp. 1-23. [10.6092/issn.1721-4777/8970]
Gioco letterario durante l’assedio (1799-1800): poesie di Angelo Petracchi e Giuseppe Giulio Ceroni per le dame genovesi
Di Ricco, Alessandra
2018-01-01
Abstract
Pur nel quadro di una città assediata, a Genova non cessò di manifestarsi quella intensa sociabilità che faceva tradizionalmente perno sui salotti e soprattutto sulle loro animatrici: le dame dell’aristocrazia, investite, nella ‘capitale’ del cicisbeismo, di un ruolo di protagoniste altrove sconosciuto. Nasce in questo contesto l’Omaggio a più voci a Luigia Pallavicini, l’unico episodio letterario resosi a posteriori vistoso per la presenza dell’ode di Foscolo, ma che andava invece a inserirsi in una pratica di versificazione galante rivolta «alle Beltà dell’ospite Paese» da parte di poeti-soldati riparati a Genova dopo le sconfitte subite dagli austro-russi e la caduta della Cisalpina. Traendo ispirazione anche dal modello della poésie fugitive in voga in Francia nel corso del XVIII secolo, questa pratica letteraria, che prende l’aspetto di un gioco di società, consente loro di intessere più stretti rapporti con ambienti politicamente influenti della città ligure, in un momento di grave crisi della prospettiva patriottica di cui sono fautori.File | Dimensione | Formato | |
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