Una compiuta analisi delle trasformazioni del diritto moderno mostra una radicalizzazione della contingenza a spese dell’autonomia del sistema giuridico. La possibilità di questa radicalizzazione è l’elemento costitutivo della dottrina del potere costituente. Da una ricostruzione della semantica del costituzionalismo moderno, con particolare attenzione alla dottrina francese dell’abate Sieyès, emerge infatti la concezione di un potere fondativo che può scardinare gli ordinamenti vigenti al fine di sostituirvi nuove strutture politiche. Ciò genera discontinuità di grande rilevanza, in cui decisioni (politiche) svincolate da ogni vincolo del diritto esistente possono investire persino i principi giuridici a fondamento dell’intero ordinamento giuridico. In questo senso, il potere costituente è un dispositivo che crea la costituzione come sua forma storicamente definita, ma nel contempo la trascende. Nella dinamica che caratterizza il processo di differenziazione dei sistemi del diritto e della politica, la costituzione opera come una forma indispensabile al loro coordinamento. D’altra parte, l’istanza politica del potere costituente comporta una latente asimmetria negli equilibri tra sistema giuridico e sistema politico, e ciò nella misura in cui il potere costituente si configura come una potenziale fonte di trasformazione extra-giuridica per produrre nuovi assetti giuridici.
Struttura della società e semantica del costituzionalismo moderno: contributo ad una teoria del potere costituente / Tosini, Domenico. - In: SOCIOLOGIA DEL DIRITTO. - ISSN 0390-0851. - 45:3(2018), pp. 7-27. [10.3280/SD2018-003001]
Struttura della società e semantica del costituzionalismo moderno: contributo ad una teoria del potere costituente
Domenico Tosini
2018-01-01
Abstract
Una compiuta analisi delle trasformazioni del diritto moderno mostra una radicalizzazione della contingenza a spese dell’autonomia del sistema giuridico. La possibilità di questa radicalizzazione è l’elemento costitutivo della dottrina del potere costituente. Da una ricostruzione della semantica del costituzionalismo moderno, con particolare attenzione alla dottrina francese dell’abate Sieyès, emerge infatti la concezione di un potere fondativo che può scardinare gli ordinamenti vigenti al fine di sostituirvi nuove strutture politiche. Ciò genera discontinuità di grande rilevanza, in cui decisioni (politiche) svincolate da ogni vincolo del diritto esistente possono investire persino i principi giuridici a fondamento dell’intero ordinamento giuridico. In questo senso, il potere costituente è un dispositivo che crea la costituzione come sua forma storicamente definita, ma nel contempo la trascende. Nella dinamica che caratterizza il processo di differenziazione dei sistemi del diritto e della politica, la costituzione opera come una forma indispensabile al loro coordinamento. D’altra parte, l’istanza politica del potere costituente comporta una latente asimmetria negli equilibri tra sistema giuridico e sistema politico, e ciò nella misura in cui il potere costituente si configura come una potenziale fonte di trasformazione extra-giuridica per produrre nuovi assetti giuridici.File | Dimensione | Formato | |
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