Attraverso uno studio di casi 1. si descrivono le diverse esigenze di flessibilità delle imprese e i modi con cui queste vi fanno fronte attraverso scelte tecnologiche, organizzative e di accesso al mercato del lavoro; 2. si illustra come le diverse forme non stndard di lavoro (NSFE) siano state utilizzate dalle imprese per rispondere alla domanda di flessibilità; 3. si discute quali possibilità ulteriori abbia aperto il Jobs Act e se questo permetta di rispondere in modo più appropriato ad alcune esigenze di flessibilità delle imprese; 4. si valuta se esistano spazi per ulteriori razionalizzazioni nelle forme di protezione del lavoro (EPL) tali da ridurre i rischi sociali ed economici di processi di flessibilità al margine, mantenendo intatti gli spazi per un impiego competitivo delle forme di occupazione temporanea.

Does Work Flexibility Help Firm Flexibility? Case-study Evidence Summary: This exploratory study aims at understanding how different labor contractual forms are used by firms to improve their adaptability to markets. On the product markets, companies face the need to variate their output to cope with seasonal fluctuations or erratic demand or with customized requests by clients. On the labor markets, companies need to match workers’ characteristics and their produc-tion needs. Since matching is characterized by uncertainty, the process can be particularly costly if choices are difficult to reverse. We claim that these issues of market ad aptability can be solved by combining technological choices, organizational flexibility, external mobility of workers and production outsourcing. Most empirical studies on flexibility often rely on firm-level data that lack the level of detail needed to pinpoint the goals pursued by companies through the use of atypical labor contracts. This is a major problem given the recent Italian reforms on the regulation of labor market and the ensuing debate on their effects. This is also the main reason why we adop-ted a comparative, multiple case study technique to explore the solutions implemented by twelve manufacturing firms operating in North-East Italy, selected through the logic of purposive sam-pling. The analysis of the cases has been based on the triangulation of different data sources: ba-lance sheets, corporate web-sites and semi-structured interviews conducted with key informants within each company. Interviews, in turn, have been analyzed iteratively by the researchers until a shared interpretation was reached. Results show a deployment of non-standard forms of em-ployment (NSFE) when companies face seasonal demand. However, such a deployment increases when the flexibility of the internal organization is low. On the contrary, the lowest level of NSFE deployment is found among companies manufacturing custom products, since skilled workers are required. This group of companies, consequently, faces intensely the problem of matching wor-kers skills and job requirements. The highest usage of atypical contracts feature firms coping with market uncertainty, where the NSFE are used for brief periods with the costs of flexibility unloa-ded on atypical workers.

La flessibilità del lavoro aiuta la flessibilità delle imprese manifatturiere? Uno studio di casi / Signoretti, Andrea; Trento, Sandro; Zamarian, Marco; Zaninotto, Enrico. - In: STATO E MERCATO. - ISSN 0392-9701. - STAMPA. - 2017, 111:(2017), pp. 347-381. [10.1425/88484]

La flessibilità del lavoro aiuta la flessibilità delle imprese manifatturiere? Uno studio di casi

Signoretti, Andrea
Primo
;
Trento, Sandro
Secondo
;
Zamarian, Marco
Penultimo
;
Zaninotto, Enrico
Ultimo
2017-01-01

Abstract

Attraverso uno studio di casi 1. si descrivono le diverse esigenze di flessibilità delle imprese e i modi con cui queste vi fanno fronte attraverso scelte tecnologiche, organizzative e di accesso al mercato del lavoro; 2. si illustra come le diverse forme non stndard di lavoro (NSFE) siano state utilizzate dalle imprese per rispondere alla domanda di flessibilità; 3. si discute quali possibilità ulteriori abbia aperto il Jobs Act e se questo permetta di rispondere in modo più appropriato ad alcune esigenze di flessibilità delle imprese; 4. si valuta se esistano spazi per ulteriori razionalizzazioni nelle forme di protezione del lavoro (EPL) tali da ridurre i rischi sociali ed economici di processi di flessibilità al margine, mantenendo intatti gli spazi per un impiego competitivo delle forme di occupazione temporanea.
2017
Signoretti, Andrea; Trento, Sandro; Zamarian, Marco; Zaninotto, Enrico
La flessibilità del lavoro aiuta la flessibilità delle imprese manifatturiere? Uno studio di casi / Signoretti, Andrea; Trento, Sandro; Zamarian, Marco; Zaninotto, Enrico. - In: STATO E MERCATO. - ISSN 0392-9701. - STAMPA. - 2017, 111:(2017), pp. 347-381. [10.1425/88484]
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Signoretti_Trento_Zamarian-Zaninotto_StatoeMercato20171.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 539.18 kB
Formato Adobe PDF
539.18 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri
La flessibilità del lavoro.pdf

accesso aperto

Tipologia: Pre-print non referato (Non-refereed preprint)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 1.08 MB
Formato Adobe PDF
1.08 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/192650
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact