Il contributo ricostruisce la fortuna della sententia di Tacito ubi solitudinem faciunt, pacem appellant (Agr. 30, 4), che, a partire soprattutto dalla seconda metà dell’Ottocento, si è affermata come uno dei più citati geflügelte Worte di origine latina, usato soprattutto (ma non solo) in ambito politico, tanto da divenire un vero e proprio slogan della contestazione anti-imperialista. Sono state analizzate in modo capillare circa 120 occorrenze, che spaziano dal riuso colto e letterario alla comunicazione di massa e ai consumi culturali. La sistematicità dell’indagine ha permesso non solo di districare la complessa trama dei contesti e delle influenze culturali che hanno determinato tale fortuna, ma anche di proporre alcune considerazioni più generali a carattere metodologico ed epistemologico, a partire da un caso paradigmatico delle dinamiche comunicative ed ermeneutiche che presiedono alla percezione e alla risemantizzazione della tradizione classica.
Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant: percorsi, rifrazioni e mutazioni di una sententia tacitiana divenuta slogan / Bonandini, Alice. - In: CLASSICO CONTEMPORANEO. - ISSN 2421-4744. - ELETTRONICO. - 3:(2017), pp. 36-77.
Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant: percorsi, rifrazioni e mutazioni di una sententia tacitiana divenuta slogan
Bonandini, Alice
2017-01-01
Abstract
Il contributo ricostruisce la fortuna della sententia di Tacito ubi solitudinem faciunt, pacem appellant (Agr. 30, 4), che, a partire soprattutto dalla seconda metà dell’Ottocento, si è affermata come uno dei più citati geflügelte Worte di origine latina, usato soprattutto (ma non solo) in ambito politico, tanto da divenire un vero e proprio slogan della contestazione anti-imperialista. Sono state analizzate in modo capillare circa 120 occorrenze, che spaziano dal riuso colto e letterario alla comunicazione di massa e ai consumi culturali. La sistematicità dell’indagine ha permesso non solo di districare la complessa trama dei contesti e delle influenze culturali che hanno determinato tale fortuna, ma anche di proporre alcune considerazioni più generali a carattere metodologico ed epistemologico, a partire da un caso paradigmatico delle dinamiche comunicative ed ermeneutiche che presiedono alla percezione e alla risemantizzazione della tradizione classica.File | Dimensione | Formato | |
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