Nel 1507 Lorenzo Beccafumi è podestà a Montepulciano sul limitare dela propria esistenza terrena e questo certo non può saperlo, ma sul filo della memoria è in grado di ricordare una vita ricca di esperienze. Seguendo un cursus piuttosto diffuso nella Siena del XV secolo, è stato proprietario fondiario e banchiere, per quanto non dei più cospicui; ha servito la Repubblica per oltre quarant'anni, ricoprendo un'ampia varietà d'incarchi istituzionali caratteristici del vivere tanto 'per consigli' quanto 'a balia', dall'epoca dei governi basati su coalizioni tra i Monti cittadini sino al prevalere del 'magnifico' Pandolfo Petrucci; è stato commissario e giusdicente in alcune delle più importanti terre dello Stato e, da ultimo, mecenate del giovane pittore Domenico di Iacomo di Pace di Angelo, che appunto proprio in quel tempo "sta in chasa di Lorenso Bechafumi". Pur avendo conosciuto difficoltà economiche non indifferenti e attraversato vicende politiche complesse e controverse, Lorenzo è sempre riuscito a rimanere in sella e anzi ad accrescere il prestigio familiare e il patrimonio che sta per lasciare in eredità ai figli.
"Lorenzo Beccafumi cittadin sanese": la vicenda di un cittadino sense "di reggimento" (1442-[1507]) / Giorgi, Andrea. - In: BULLETTINO SENESE DI STORIA PATRIA. - ISSN 0391-7568. - STAMPA. - CXXIII (2016):(2016), pp. 190-216.
"Lorenzo Beccafumi cittadin sanese": la vicenda di un cittadino sense "di reggimento" (1442-[1507])
Giorgi, Andrea
2016-01-01
Abstract
Nel 1507 Lorenzo Beccafumi è podestà a Montepulciano sul limitare dela propria esistenza terrena e questo certo non può saperlo, ma sul filo della memoria è in grado di ricordare una vita ricca di esperienze. Seguendo un cursus piuttosto diffuso nella Siena del XV secolo, è stato proprietario fondiario e banchiere, per quanto non dei più cospicui; ha servito la Repubblica per oltre quarant'anni, ricoprendo un'ampia varietà d'incarchi istituzionali caratteristici del vivere tanto 'per consigli' quanto 'a balia', dall'epoca dei governi basati su coalizioni tra i Monti cittadini sino al prevalere del 'magnifico' Pandolfo Petrucci; è stato commissario e giusdicente in alcune delle più importanti terre dello Stato e, da ultimo, mecenate del giovane pittore Domenico di Iacomo di Pace di Angelo, che appunto proprio in quel tempo "sta in chasa di Lorenso Bechafumi". Pur avendo conosciuto difficoltà economiche non indifferenti e attraversato vicende politiche complesse e controverse, Lorenzo è sempre riuscito a rimanere in sella e anzi ad accrescere il prestigio familiare e il patrimonio che sta per lasciare in eredità ai figli.File | Dimensione | Formato | |
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