L’articolo indaga la presenza del tema della naturalità della socialità umana nei commenti all’Ethica Nicomachea, a partire dai primi commenti all’ethica nova e vetus fino ai commenti della fine del XIII e dell’inizio del XIV secolo. Da questo parziale excursus, mi pare che si possa osservare, in primo luogo, il grande divario che separa i primi commenti da quelli più maturi della fine del Duecento-inizi Trecento: la conoscenza del testo completo dell’EN, nonché della traduzione della Politica, incide in modo radicale, facendo emergere il tema della naturalità della socialità umana presso i lettori dell’EN. Tuttavia, la riflessione su questa naturalità non raggiunge nell’esegesi dell’EN la profondità di analisi e la centralità di interesse che si riscontra nei commenti alla Politica o al De animalibus. Inoltre, i maestri delle arti, autori dei commenti cosiddetti ‘averroisti’, riservano scarsa attenzione al ruolo del linguaggio e alla sua naturalità, così come attribuiscono alla vita politica un ruolo secondario, strumentale al conseguimento della vita contemplativa.
The article investigates how the topic of the naturalness of human sociability is discussed in the medieval understanding of the Nichomachean Ethics, starting from the first commentaries on the so-called ethica nova and vetus up to the late thirteenth- and early fourteenth-century commentaries. This partial excursus shows that, first of all, a great gap separates the earliest commentaries from the latest ones: the knowledge of the full text of the NE, as well as the translation of the Politics, deeply impacts on the relevance that the readers of the NE give to this issue. However, the inquiry into this naturalness does not reach in the exegesis of the NE the depth of analysis and the centrality of interest found in the commentaries on the Politics or on De animalibus. In addition, the masters of the arts, authors of the so-called `Averroists' commentaries, have little consideration for the role of language and its naturalness and attribute a secondary role to political life, considering it as instrumental to the achievement of contemplative life.
La socialità naturale dell’uomo nei commenti all’Ethica Nicomachea / Zavattero, Irene. - In: PHILOSOPHICAL READINGS. - ISSN 2036-4989. - STAMPA. - XII:1(2020), pp. 121-131. [10.5281/zenodo.3740707]
La socialità naturale dell’uomo nei commenti all’Ethica Nicomachea
Zavattero, Irene
2020-01-01
Abstract
L’articolo indaga la presenza del tema della naturalità della socialità umana nei commenti all’Ethica Nicomachea, a partire dai primi commenti all’ethica nova e vetus fino ai commenti della fine del XIII e dell’inizio del XIV secolo. Da questo parziale excursus, mi pare che si possa osservare, in primo luogo, il grande divario che separa i primi commenti da quelli più maturi della fine del Duecento-inizi Trecento: la conoscenza del testo completo dell’EN, nonché della traduzione della Politica, incide in modo radicale, facendo emergere il tema della naturalità della socialità umana presso i lettori dell’EN. Tuttavia, la riflessione su questa naturalità non raggiunge nell’esegesi dell’EN la profondità di analisi e la centralità di interesse che si riscontra nei commenti alla Politica o al De animalibus. Inoltre, i maestri delle arti, autori dei commenti cosiddetti ‘averroisti’, riservano scarsa attenzione al ruolo del linguaggio e alla sua naturalità, così come attribuiscono alla vita politica un ruolo secondario, strumentale al conseguimento della vita contemplativa.File | Dimensione | Formato | |
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