Il tema della sostenibilità ambientale è ormai largamente dibattuto all'interno delle Università in tutti i Continenti. Gli Atenei attenti a questa tematica mettono in campo competenze e progetti con lo scopo di diminuire l'impatto che i campus hanno sul territorio e sull'ambiente. Ne sono un esempio anche le Università italiane con l'istituenda Rete delle Università per la Sostenibilità, e tra queste l'Università degli Studi di Trento, con diverse iniziative in atto. Scopo del seguente documento è rimarcare l'importanza di introdurre un approccio sostenibile nelle realtà universitarie, e l'opportunità per l'ingegnere sanitario – ambientale di specializzarsi anche in questo ambito. Infatti l'ingegnere sanitario – ambientale è una figura professionale adatta a mettere le proprie competenze e conoscenze a servizio delle iniziative di sostenibilità ambientale organizzate da un Ateneo. In particolare, grazie alla sua formazione tecnica e scientifica, è in grado di definire gli indicatori per la quantificazione del livello di sostenibilità mostrato da ciascun Ateneo, evidenziandone le criticità e ricercando una metodologia oggettiva e condivisa. Gli indicatori appartengono principalmente alle seguenti aree di maggior impatto ambientale: energia, rifiuti, acqua, mobilità. Il carattere interdisciplinare dell'ingegnere sanitario – ambientale quindi ben si adatta ad un'organizzazione complessa ed eterogenea, quale un campus universitario, e il possesso di una visione progettuale e ingegneristica è di supporto per gli interventi tecnici. Inoltre, l'ingegnere sanitario – ambientale è in grado di valutare la scientificità e la validità di ranking, riferiti alla sostenibilità ambientale, che potrebbero essere usati senza un’adeguata validazione in termini sia di metodologia in sé, sia di dati di input.
Il ruolo dell’ingegnere sanitario-ambientale nelle iniziative di sostenibilità ambientale di un ateneo
Ragazzi, Marco;Ghidini, Francesca;Rada, Elena Cristina
2016-01-01
Abstract
Il tema della sostenibilità ambientale è ormai largamente dibattuto all'interno delle Università in tutti i Continenti. Gli Atenei attenti a questa tematica mettono in campo competenze e progetti con lo scopo di diminuire l'impatto che i campus hanno sul territorio e sull'ambiente. Ne sono un esempio anche le Università italiane con l'istituenda Rete delle Università per la Sostenibilità, e tra queste l'Università degli Studi di Trento, con diverse iniziative in atto. Scopo del seguente documento è rimarcare l'importanza di introdurre un approccio sostenibile nelle realtà universitarie, e l'opportunità per l'ingegnere sanitario – ambientale di specializzarsi anche in questo ambito. Infatti l'ingegnere sanitario – ambientale è una figura professionale adatta a mettere le proprie competenze e conoscenze a servizio delle iniziative di sostenibilità ambientale organizzate da un Ateneo. In particolare, grazie alla sua formazione tecnica e scientifica, è in grado di definire gli indicatori per la quantificazione del livello di sostenibilità mostrato da ciascun Ateneo, evidenziandone le criticità e ricercando una metodologia oggettiva e condivisa. Gli indicatori appartengono principalmente alle seguenti aree di maggior impatto ambientale: energia, rifiuti, acqua, mobilità. Il carattere interdisciplinare dell'ingegnere sanitario – ambientale quindi ben si adatta ad un'organizzazione complessa ed eterogenea, quale un campus universitario, e il possesso di una visione progettuale e ingegneristica è di supporto per gli interventi tecnici. Inoltre, l'ingegnere sanitario – ambientale è in grado di valutare la scientificità e la validità di ranking, riferiti alla sostenibilità ambientale, che potrebbero essere usati senza un’adeguata validazione in termini sia di metodologia in sé, sia di dati di input.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione