La figura di Giovanni Peterlongo, funzionario asburgico trentino, poi primo sindaco eletto di Trento italiana, merita di essere studiata linguisticamente non solo per la formazione bilingue, ma anche per la scelta personale dell'esperanto, probabilmente rivelatrice di una particolare sensibilità "di confine" al plurilinguismo. Il saggio si propone di illustrare il contesto linguistico in cui nacque quella scelta che generò, nel Peterlongo irredentista e detenuto in Austria, la decisione di tradurre in esperanto la Commedia di Dante.
Il Trentino delle molte lingue
Baggio, Serenella
2015-01-01
Abstract
La figura di Giovanni Peterlongo, funzionario asburgico trentino, poi primo sindaco eletto di Trento italiana, merita di essere studiata linguisticamente non solo per la formazione bilingue, ma anche per la scelta personale dell'esperanto, probabilmente rivelatrice di una particolare sensibilità "di confine" al plurilinguismo. Il saggio si propone di illustrare il contesto linguistico in cui nacque quella scelta che generò, nel Peterlongo irredentista e detenuto in Austria, la decisione di tradurre in esperanto la Commedia di Dante.File in questo prodotto:
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