Il saggio ripercorre sinteticamente, soffermandosi soprattutto sul XIX e XX secolo, la complessa storia di un territorio alpino, quello tirolese, segnato storicamente da frequenti dispute confinarie e caratterizzato dalla convivenza, spesso conflittuale, tra diversi gruppi etnico-linguistici (italiano, tedesco, ladino). Soffermandosi sugli elementi di divisione (variazioni territoriali, conflitti e proiezioni identitarie, tentativi di assimilazione e rivendicazioni autonomistiche), mette in luce il faticoso processo di costruzione di una cornice istituzionale e politica che si è rivelata capace, non senza contraddizioni e limiti, di promuovere la convivenza e l’integrazione tra i gruppi linguistici, giungendo a costruire un vero e proprio modello di autonomia. In particolare si pone l’accento sulla condizione strutturale condivisa dai due gruppi maggioritari, quello italiano e quello tedesco, in diversi momenti storici, l’essere stati cioè entrambi minoranza “nazionale”, la quale ha reso possibile la sistemazione autonomistica del secondo dopoguerra, non sempre lineare, e l’attuale collaborazione transfrontaliera nel Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale che ricostituisce, in una proiezione europea, l’antica regione storica.

Destini asimmettricamente intrecciati: l'area trentino-tirolese

Blanco, Luigi
2014-01-01

Abstract

Il saggio ripercorre sinteticamente, soffermandosi soprattutto sul XIX e XX secolo, la complessa storia di un territorio alpino, quello tirolese, segnato storicamente da frequenti dispute confinarie e caratterizzato dalla convivenza, spesso conflittuale, tra diversi gruppi etnico-linguistici (italiano, tedesco, ladino). Soffermandosi sugli elementi di divisione (variazioni territoriali, conflitti e proiezioni identitarie, tentativi di assimilazione e rivendicazioni autonomistiche), mette in luce il faticoso processo di costruzione di una cornice istituzionale e politica che si è rivelata capace, non senza contraddizioni e limiti, di promuovere la convivenza e l’integrazione tra i gruppi linguistici, giungendo a costruire un vero e proprio modello di autonomia. In particolare si pone l’accento sulla condizione strutturale condivisa dai due gruppi maggioritari, quello italiano e quello tedesco, in diversi momenti storici, l’essere stati cioè entrambi minoranza “nazionale”, la quale ha reso possibile la sistemazione autonomistica del secondo dopoguerra, non sempre lineare, e l’attuale collaborazione transfrontaliera nel Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale che ricostituisce, in una proiezione europea, l’antica regione storica.
2014
7-8
Blanco, Luigi
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Saggio Mundus.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: Versione editoriale (Publisher’s layout)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 13.07 MB
Formato Adobe PDF
13.07 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/111793
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact