Le pressioni a cui la scuola è stata sottoposta nell’ultimo periodo pongono in primo piano l’emergenza di promuovere percorsi di successo scolastico in un clima di benessere relazionale. Il presente studio longitudinale è contestualizzato in una classe multiculturale di una scuola primaria del Trentino, caratterizzata da metodologie attive e da progetti di educazione interculturale. L’indagine ha coinvolto per 4 anni scolastici 19 alunni/e, 38 genitori e 26 docenti, con una progressiva raccolta dati attraverso osservazioni partecipanti, interviste focalizzate (62), questionari e ricerca documentaria. Tutto il materiale è stato trasformato in testo, trascritto verbatim e codificato con il supporto di NVivo9, adottando procedure d’analisi tipiche della Grounded Theory. Tra le 7 categorie emerse, le competenze sociali degli studenti ne rappresentano il nucleo tematico, prodotto dall’interazione tra scelte etiche, metodologie efficaci e vissuti costruttivi dell’esperienza multiculturale. Emergono negli alunni/e maturate competenze relazionali inerenti la gestione di sé e del gruppo, lo sviluppo di capacità comunicative, decisionali e di mediazione. Gli alunni/e autoctoni e migranti sperimentano queste competenze direttamente nell’attività scolastica quotidiana: sono consapevoli della propria capacità di sapersi aiutare, lavorare in gruppo, collaborare, rispettare ruoli e persone, accettare il conflitto come parte integrante dell’amicizia, utilizzando ed inventando anche strategie di mediazione, elementi correlati direttamente allo stare bene e al successo formativo di tutti. I risultati ottenuti inquadrano le competenze nell’interazione dinamica tra individuo e contesto, in quell’apprendimento situato di carattere sociale, a cui si richiamano i modelli teorici di impostazione dinamico-costruttivista, offrendo importanti riflessioni per la pratica educativa.
Facilitare competenze sociali per il benessere nella classe. Un’indagine qualitativa nella scuola primaria
Malusà, Giovanna
2015-01-01
Abstract
Le pressioni a cui la scuola è stata sottoposta nell’ultimo periodo pongono in primo piano l’emergenza di promuovere percorsi di successo scolastico in un clima di benessere relazionale. Il presente studio longitudinale è contestualizzato in una classe multiculturale di una scuola primaria del Trentino, caratterizzata da metodologie attive e da progetti di educazione interculturale. L’indagine ha coinvolto per 4 anni scolastici 19 alunni/e, 38 genitori e 26 docenti, con una progressiva raccolta dati attraverso osservazioni partecipanti, interviste focalizzate (62), questionari e ricerca documentaria. Tutto il materiale è stato trasformato in testo, trascritto verbatim e codificato con il supporto di NVivo9, adottando procedure d’analisi tipiche della Grounded Theory. Tra le 7 categorie emerse, le competenze sociali degli studenti ne rappresentano il nucleo tematico, prodotto dall’interazione tra scelte etiche, metodologie efficaci e vissuti costruttivi dell’esperienza multiculturale. Emergono negli alunni/e maturate competenze relazionali inerenti la gestione di sé e del gruppo, lo sviluppo di capacità comunicative, decisionali e di mediazione. Gli alunni/e autoctoni e migranti sperimentano queste competenze direttamente nell’attività scolastica quotidiana: sono consapevoli della propria capacità di sapersi aiutare, lavorare in gruppo, collaborare, rispettare ruoli e persone, accettare il conflitto come parte integrante dell’amicizia, utilizzando ed inventando anche strategie di mediazione, elementi correlati direttamente allo stare bene e al successo formativo di tutti. I risultati ottenuti inquadrano le competenze nell’interazione dinamica tra individuo e contesto, in quell’apprendimento situato di carattere sociale, a cui si richiamano i modelli teorici di impostazione dinamico-costruttivista, offrendo importanti riflessioni per la pratica educativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione