Malgrado i numerosi – alcuni anche recenti – interventi normativi, l’attuale istituto della segnalazione certificata di inizio attività continua ad essere al centro di copiose soluzioni interpretative della giurisprudenza amministrativa, non sempre conformi, e di animati dibattiti dottrinali che non sembrano, per ora, destinati a sopirsi. Il recente intervento normativo, operato con l’art. 6 del D.L. 138/2011, nell’introdurre il co. 6- ter all’art. 19 della L. n. 241/1990, ha preso posizione sulle annose questioni relative alla natura giuridica dell’istituto e ai mezzi di tutela esperibili dal terzo controinteressato leso dall’attività oggetto di segnalazione. Tale misura offre lo spunto per analizzare questo controverso strumento di liberalizzazione e semplificazione, espressivo di una modalità di gestione e di cura dell’interesse pubblico diversa e alternativa rispetto al tradizionale esercizio autoritativo dei poteri pubblici a carattere provvedimentale che, invece, è alla base del regime autorizzatorio. Ripercorrendo le diverse tappe che hanno condotto all’attuale disciplina normativa, il contributo intende fare il punto della situazione sia per quanto concerne il modello generale che per quanto attiene all’ambito edilizio. Si è cercato di dare conto dei problemi interpretativi ancora presenti e delle soluzioni offerte dalla dottrina e dalla più recente giurisprudenza, con riguardo sia ai profili sostanziali che alle ricadute processuali legate alla qualificazione della natura giuridica dello strumento, con particolare riferimento all’individuazione dei mezzi di tutela del terzo.
Denunce, dichiarazioni e segnalazioni di inizio attività: una “complicata” semplificazione amministrativa / La Femina, Nadia; Zuanelli Brambilla, Leopoldo. - In: DIALOGHI DEL DIRITTO DELL'AVVOCATURA DELLA GIURISDIZIONE. - STAMPA. - 2014:4(2014), pp. 239-282.
Denunce, dichiarazioni e segnalazioni di inizio attività: una “complicata” semplificazione amministrativa
Zuanelli Brambilla, Leopoldo
2014-01-01
Abstract
Malgrado i numerosi – alcuni anche recenti – interventi normativi, l’attuale istituto della segnalazione certificata di inizio attività continua ad essere al centro di copiose soluzioni interpretative della giurisprudenza amministrativa, non sempre conformi, e di animati dibattiti dottrinali che non sembrano, per ora, destinati a sopirsi. Il recente intervento normativo, operato con l’art. 6 del D.L. 138/2011, nell’introdurre il co. 6- ter all’art. 19 della L. n. 241/1990, ha preso posizione sulle annose questioni relative alla natura giuridica dell’istituto e ai mezzi di tutela esperibili dal terzo controinteressato leso dall’attività oggetto di segnalazione. Tale misura offre lo spunto per analizzare questo controverso strumento di liberalizzazione e semplificazione, espressivo di una modalità di gestione e di cura dell’interesse pubblico diversa e alternativa rispetto al tradizionale esercizio autoritativo dei poteri pubblici a carattere provvedimentale che, invece, è alla base del regime autorizzatorio. Ripercorrendo le diverse tappe che hanno condotto all’attuale disciplina normativa, il contributo intende fare il punto della situazione sia per quanto concerne il modello generale che per quanto attiene all’ambito edilizio. Si è cercato di dare conto dei problemi interpretativi ancora presenti e delle soluzioni offerte dalla dottrina e dalla più recente giurisprudenza, con riguardo sia ai profili sostanziali che alle ricadute processuali legate alla qualificazione della natura giuridica dello strumento, con particolare riferimento all’individuazione dei mezzi di tutela del terzo.File | Dimensione | Formato | |
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