Il saggio affrontare il tema della manutenzione come “cura” del patrimonio costruito. Il concetto di manutenzione ha una sua origine storica nell’ambito della cultura del restauro e presenta dei contenuti particolari che variano nel corso del tempo: dai padri storici della disciplina (XIX –XX secolo) con i riferimenti alle “pratiche manutentive”, al dibattito degli anni ’70 del XX secolo dove si parla soprattutto di controllo del degrado, alla nostra contemporaneità dove emerge il concetto della manutenzione come “governo della trasformazione”. In questo clima culturale la manutenzione non si pone semplicemente come una pratica virtuosa alla quale tendere, non significa solo una serie di pratiche scontate da ripetere nel tempo con una cera frequenza; soprattutto non è “innocente” e non ha una limitata incisività sul patrimonio costruito in riferimento alla conservazione del valore di testimonianza del patrimonio culturale. Il saggio intende far emergere la specificità della manutenzione come “progetto” e come “azioni”; come progetto significa porre l’attenzione al percorso di conoscenza del patrimonio costruito (come metodi, strumenti, procedure, modalità di organizzazione di dati di conoscenza), necessario per costruire le condizioni pratiche per affrontare la manutenzione come “gestione del divenire”. Come azioni, significa riflettere su quali pratiche si ritengono confacenti all’obiettivo di conservazione dell’autenticità materiale che rappresenta il più attuale fine dell’intervento. Si tratta di passare dalla “generica” manutenzione ad un processo di cura continua basato sulla prevenzione e sulla protezione. Nel saggio saranno presentati diversi edifici oggetto di interventi di manutenzione, dal periodo ottocentesco fino a quello contemporaneo facendo emergere l’evoluzione del concetto di manutenzione e del progetto di manutenzione fino ad arrivare alla presentazione di un monumento, il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli – recentemente inserito nel patrimonio UNESCO. Si tratta di: la Libreria del Sansovino in Piazza San Maro a Venezia: la “tradizione” della manutenzione (1836-1910); il Palazzo Corner la Cà Granda a Venezia: la manutenzione come permanenza nel divenire (metà XIX secolo e primi anni del XXI); la Loggia del Palladio a Vicenza: la manutenzione come progetto (1999-2004); il Tempietto Longobardo a Cividale: la manutenzione come processo (2008-2013).
Rethinking Maintenance: Maintenance as a "Cure" of the Built Heritage,
Quendolo, Alessandra
2014-01-01
Abstract
Il saggio affrontare il tema della manutenzione come “cura” del patrimonio costruito. Il concetto di manutenzione ha una sua origine storica nell’ambito della cultura del restauro e presenta dei contenuti particolari che variano nel corso del tempo: dai padri storici della disciplina (XIX –XX secolo) con i riferimenti alle “pratiche manutentive”, al dibattito degli anni ’70 del XX secolo dove si parla soprattutto di controllo del degrado, alla nostra contemporaneità dove emerge il concetto della manutenzione come “governo della trasformazione”. In questo clima culturale la manutenzione non si pone semplicemente come una pratica virtuosa alla quale tendere, non significa solo una serie di pratiche scontate da ripetere nel tempo con una cera frequenza; soprattutto non è “innocente” e non ha una limitata incisività sul patrimonio costruito in riferimento alla conservazione del valore di testimonianza del patrimonio culturale. Il saggio intende far emergere la specificità della manutenzione come “progetto” e come “azioni”; come progetto significa porre l’attenzione al percorso di conoscenza del patrimonio costruito (come metodi, strumenti, procedure, modalità di organizzazione di dati di conoscenza), necessario per costruire le condizioni pratiche per affrontare la manutenzione come “gestione del divenire”. Come azioni, significa riflettere su quali pratiche si ritengono confacenti all’obiettivo di conservazione dell’autenticità materiale che rappresenta il più attuale fine dell’intervento. Si tratta di passare dalla “generica” manutenzione ad un processo di cura continua basato sulla prevenzione e sulla protezione. Nel saggio saranno presentati diversi edifici oggetto di interventi di manutenzione, dal periodo ottocentesco fino a quello contemporaneo facendo emergere l’evoluzione del concetto di manutenzione e del progetto di manutenzione fino ad arrivare alla presentazione di un monumento, il Tempietto Longobardo a Cividale del Friuli – recentemente inserito nel patrimonio UNESCO. Si tratta di: la Libreria del Sansovino in Piazza San Maro a Venezia: la “tradizione” della manutenzione (1836-1910); il Palazzo Corner la Cà Granda a Venezia: la manutenzione come permanenza nel divenire (metà XIX secolo e primi anni del XXI); la Loggia del Palladio a Vicenza: la manutenzione come progetto (1999-2004); il Tempietto Longobardo a Cividale: la manutenzione come processo (2008-2013).File | Dimensione | Formato | |
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