Una postilla su ontologia e fenomenologia della libertà

Se, per un verso, appare difficilmente sostenibile che l’azione della libertà possa esaurirsi nella rimozione dei vincoli – non foss’altro che i vincoli sono metafisicamente determinati dalla condizione originaria della differenza – per altro verso, difficilmente si potrà dubitare che la riflessione sulla libertà abbia una sua fenomenologia propria, la quale appare sempre riconducibile al patimento di una costrizione. Se la fenomenologia del pensiero sulla libertà è il vincolo, la sua ontologia è l’apertura alla domanda sulla verità. Spesso si è confusa la fenomenologia della libertà con la sua ontologia, subordinando questa a quella. Lo svelamento del convitato di pietra – la domanda sulla verità – diventa, quindi, indispensabile per cogliere i tratti essenziali dell’ontologia della libertà, sottraendo il dibattito a polarizzazioni indebite e fuorvianti.