La città cosciente e capace di autogovernarsi è stata al centro della storia (e della storiografia) medioevale. Trento è però un caso particolare, specie se parliamo del medioevo. A caratterizzarne la storia furono da un lato la presenza di un vescovo che continuò per tutto l’ancien régime a esercitare il potere civile, dall’altro un rapporto con il territorio circostante decisamente diverso rispetto a quello che si riscontra nelle aree padane o dell’Italia centrale, e certo più simile a quello esistente nei casi delle città alpine. A condizionarne la vicenda storiografica si è aggiunta la difficoltà di trovare notizie quantitativamente significative almeno fino alla seconda metà del XII secolo. È dunque faticoso ascoltarne la “voce”: questa appare a lungo indistinta sia da quella del vescovo che da quella del territorio, e lungo i secoli del medioevo subisce cambiamenti tali da metterne in dubbio la continuità e la possibilità stessa di disegnarne una “storia”. Questo volume, seguendo lo schema degli altri della stessa collana, cerca di disegnarne il profilo storico-urbanistico, i rapporti con il territorio, l'evoluzione demografica; segue quindi un vero e proprio proflilo storico, dalla tarda antichità alle soglie del XVI secolo; vi è inoltre una presentazione delle fonti scritte sulle quali si può basare la ricostruzione storiografica e una descrizione delle fonti materiali, artistiche e monumentali.
Trento
Curzel, Emanuele
2013-01-01
Abstract
La città cosciente e capace di autogovernarsi è stata al centro della storia (e della storiografia) medioevale. Trento è però un caso particolare, specie se parliamo del medioevo. A caratterizzarne la storia furono da un lato la presenza di un vescovo che continuò per tutto l’ancien régime a esercitare il potere civile, dall’altro un rapporto con il territorio circostante decisamente diverso rispetto a quello che si riscontra nelle aree padane o dell’Italia centrale, e certo più simile a quello esistente nei casi delle città alpine. A condizionarne la vicenda storiografica si è aggiunta la difficoltà di trovare notizie quantitativamente significative almeno fino alla seconda metà del XII secolo. È dunque faticoso ascoltarne la “voce”: questa appare a lungo indistinta sia da quella del vescovo che da quella del territorio, e lungo i secoli del medioevo subisce cambiamenti tali da metterne in dubbio la continuità e la possibilità stessa di disegnarne una “storia”. Questo volume, seguendo lo schema degli altri della stessa collana, cerca di disegnarne il profilo storico-urbanistico, i rapporti con il territorio, l'evoluzione demografica; segue quindi un vero e proprio proflilo storico, dalla tarda antichità alle soglie del XVI secolo; vi è inoltre una presentazione delle fonti scritte sulle quali si può basare la ricostruzione storiografica e una descrizione delle fonti materiali, artistiche e monumentali.File | Dimensione | Formato | |
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