Lo studio del paramento in pietra d’Istria della Libreria del Sansovino in Piazza S. Marco a Venezia è finalizzato alla conoscenza dei diversi trattamenti eseguiti sulla superficie lapidea nel corso del tempo. Lo studio si articola con il costante confronto di diverse fonti: il dato storico e d’archivio, l’osservazione visiva del dato materiale, l’indagine analitica. La ricerca sui documenti relativi ai “cantieri” di manutenzione in un periodo di tempo che va dagli inizi del XIX secolo fino ai primi anni del XX, consente di individuare alcuni materiali e metodologie relative alla sostituzione di parti ammalorate, al trattamento delle pietre di integrazione per il loro inserimento nel contesto cromatico della facciata ed alla pulitura. Accanto alla fonte scritta, la superficie stessa della facciata appare come una chiave d'accesso alla conoscenza dei possibili interventi eseguiti. La superficie lapidea infatti si caratterizza per la presenza di parti dilavate e parti con depositi più o meno coerenti e aderenti al supporto. Le diverse condizioni osservabili sono state rilevate dal punto di vista delle caratteristiche morfologiche di superficie e da quella dei processi di trasformazione costruttiva del paramento lapideo con l'individuazione di tasselli o conci di pietra di sostituzione tramite osservazione diretta e interpolazione con le fonti d'archivio. L’obiettivo è duplice: da un lato conoscere la composizione materica riferibile alle diverse situazioni osservate per verificare se queste corrispondono a forme di alterazione o di degrado della pietra, a possibili trattamenti o a loro alterazioni; dall’altro verificare se sia possibile riconoscere interventi di manutenzione e di restauro omogenei per fasi ai quali ricondurre eventuali trattamenti effettuati.

Studi sul paramento lapideo della Libreria del Sansovino per la conoscenza degli interventi di manutenzione

Quendolo, Alessandra
1999-01-01

Abstract

Lo studio del paramento in pietra d’Istria della Libreria del Sansovino in Piazza S. Marco a Venezia è finalizzato alla conoscenza dei diversi trattamenti eseguiti sulla superficie lapidea nel corso del tempo. Lo studio si articola con il costante confronto di diverse fonti: il dato storico e d’archivio, l’osservazione visiva del dato materiale, l’indagine analitica. La ricerca sui documenti relativi ai “cantieri” di manutenzione in un periodo di tempo che va dagli inizi del XIX secolo fino ai primi anni del XX, consente di individuare alcuni materiali e metodologie relative alla sostituzione di parti ammalorate, al trattamento delle pietre di integrazione per il loro inserimento nel contesto cromatico della facciata ed alla pulitura. Accanto alla fonte scritta, la superficie stessa della facciata appare come una chiave d'accesso alla conoscenza dei possibili interventi eseguiti. La superficie lapidea infatti si caratterizza per la presenza di parti dilavate e parti con depositi più o meno coerenti e aderenti al supporto. Le diverse condizioni osservabili sono state rilevate dal punto di vista delle caratteristiche morfologiche di superficie e da quella dei processi di trasformazione costruttiva del paramento lapideo con l'individuazione di tasselli o conci di pietra di sostituzione tramite osservazione diretta e interpolazione con le fonti d'archivio. L’obiettivo è duplice: da un lato conoscere la composizione materica riferibile alle diverse situazioni osservate per verificare se queste corrispondono a forme di alterazione o di degrado della pietra, a possibili trattamenti o a loro alterazioni; dall’altro verificare se sia possibile riconoscere interventi di manutenzione e di restauro omogenei per fasi ai quali ricondurre eventuali trattamenti effettuati.
1999
Ripensare alla manutenzione. Ricerche, progettazione, materiali, tecniche per la cura del costruito
Venezia
Edizioni Arcadia Ricerche
Quendolo, Alessandra
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