Il testo ha una duplice natura: da un lato si propone come un’introduzione allo studio del restauro architettonico ordinando criticamente un insieme di testi sulla base di un percorso che suggerisce tematizzazioni e propedeuticità di lettura tale da consentire uno sviluppo graduale delle capacità di approfondimento. Dall’altro indaga i diversi orientamenti di pensiero presenti nell’attuale dibattito sul restauro architettonico, dibattito relativo alla definizione dei criteri di intervento sulle preesistenze in un periodo di tempo che va dalla seconda metà degli anni Settanta al 1996. Lo scopo è quello di cercare di capire alcune ragioni della diversa virtualità operativa innescata dal considerare la preesistenza come “traccia materiale” che nel tempo subisce l’invecchiamento della materia, oppure come “opera d’arte” – anche nel significato più vasto che l’attuale cultura può riconoscervi – con la relativa attenzione al giudizio critico di valutazione: si tratta della variazione dell’orizzonte dell’intervento dalla “conservazione dei dati” all’ “attualizzazione dei valori” riconosciuti.

Introduzione allo studio del restauro architettonico. Fondamenti e percorsi bibliografici

Quendolo, Alessandra
1999-01-01

Abstract

Il testo ha una duplice natura: da un lato si propone come un’introduzione allo studio del restauro architettonico ordinando criticamente un insieme di testi sulla base di un percorso che suggerisce tematizzazioni e propedeuticità di lettura tale da consentire uno sviluppo graduale delle capacità di approfondimento. Dall’altro indaga i diversi orientamenti di pensiero presenti nell’attuale dibattito sul restauro architettonico, dibattito relativo alla definizione dei criteri di intervento sulle preesistenze in un periodo di tempo che va dalla seconda metà degli anni Settanta al 1996. Lo scopo è quello di cercare di capire alcune ragioni della diversa virtualità operativa innescata dal considerare la preesistenza come “traccia materiale” che nel tempo subisce l’invecchiamento della materia, oppure come “opera d’arte” – anche nel significato più vasto che l’attuale cultura può riconoscervi – con la relativa attenzione al giudizio critico di valutazione: si tratta della variazione dell’orizzonte dell’intervento dalla “conservazione dei dati” all’ “attualizzazione dei valori” riconosciuti.
1999
Milano
Edizioni Unicopli
8840006028
Quendolo, Alessandra
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