Il castello di Toppo fa parte del circuito dei castelli dell’alto Friuli, sorge su di un altura rocciosa situata allo sbocco in pianura delle valli del Meduna e del Cosa, tra i fiumi Meduna e Tagliamento. Si tratta di un poderoso rudere con torre mastio e perimetrale a sviluppo circolare costruito prevalentemente in pietra. Le prime notizie documentate del castello risalgono al 1188 ed è in uso fino agli inizi del 1500 quando incomincia l’abbandono e la sua progressiva rovina. Lo studio del castello è stato affrontati due percorsi di conoscenza: l’ analisi stratigrafico-costruttiva e l’ analisi delle tipologie murarie. L’analisi stratigrafica ha consentito di definire le fasi di costruzione e di trasformazione che hanno caratterizzato la storia del castello riconoscendo anche alcune dinamiche di crescita del cantiere. Come nell’ambito di altri casi (mura urbane di Cividale, castello di Manzano) lo studio delle tecniche costruttive è stato impostato all’interno dell’analisi stratigrafico-costruttiva in modo tale da consentire una comparazione che tenga conto della collocazione delle diverse murature nell’ambito di una possibile griglia di riferimento cronologica relativa
L'analisi stratigrafica delle murature / Quendolo, Alessandra; Badan, Nicola. - STAMPA. - (2010), pp. 167-176.
L'analisi stratigrafica delle murature
Quendolo, Alessandra;Badan, Nicola
2010-01-01
Abstract
Il castello di Toppo fa parte del circuito dei castelli dell’alto Friuli, sorge su di un altura rocciosa situata allo sbocco in pianura delle valli del Meduna e del Cosa, tra i fiumi Meduna e Tagliamento. Si tratta di un poderoso rudere con torre mastio e perimetrale a sviluppo circolare costruito prevalentemente in pietra. Le prime notizie documentate del castello risalgono al 1188 ed è in uso fino agli inizi del 1500 quando incomincia l’abbandono e la sua progressiva rovina. Lo studio del castello è stato affrontati due percorsi di conoscenza: l’ analisi stratigrafico-costruttiva e l’ analisi delle tipologie murarie. L’analisi stratigrafica ha consentito di definire le fasi di costruzione e di trasformazione che hanno caratterizzato la storia del castello riconoscendo anche alcune dinamiche di crescita del cantiere. Come nell’ambito di altri casi (mura urbane di Cividale, castello di Manzano) lo studio delle tecniche costruttive è stato impostato all’interno dell’analisi stratigrafico-costruttiva in modo tale da consentire una comparazione che tenga conto della collocazione delle diverse murature nell’ambito di una possibile griglia di riferimento cronologica relativaFile | Dimensione | Formato | |
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