A partire dal saggio di Maria Grazia Profeti su Fuente Ovejuna, compreso nello stesso volume, il presente contributo si propone una riflessione sulla funzione che in Lope de Vega, ma in generale nel teatro dei Secoli d’Oro, svolge la rappresentazione delle moltitudini e delle folle in teatro. Mediante alcuni cenni alle modalità di rappresentazione delle folle, ora più realistiche, ora più simboliche, il saggio intende suggerire che le scene in cui è protagonista la folla, lungi dall’essere un vero ostacolo alla performance, sono, di fatto, un’occasione che il teatro aureo spagnolo coglie per ribadire la propria componente immaginaria, e la necessità di coinvolgere il pubblico in una riflessione metateatrale.
La folla necessaria: Lope de Vega fra storia e ‘mimesi antirealista’
Taravacci, Pietro
2012-01-01
Abstract
A partire dal saggio di Maria Grazia Profeti su Fuente Ovejuna, compreso nello stesso volume, il presente contributo si propone una riflessione sulla funzione che in Lope de Vega, ma in generale nel teatro dei Secoli d’Oro, svolge la rappresentazione delle moltitudini e delle folle in teatro. Mediante alcuni cenni alle modalità di rappresentazione delle folle, ora più realistiche, ora più simboliche, il saggio intende suggerire che le scene in cui è protagonista la folla, lungi dall’essere un vero ostacolo alla performance, sono, di fatto, un’occasione che il teatro aureo spagnolo coglie per ribadire la propria componente immaginaria, e la necessità di coinvolgere il pubblico in una riflessione metateatrale.File | Dimensione | Formato | |
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